Bagnasco, gli attacchi alla Chiesa non ci indeboliscono

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Bagnasco, gli attacchi alla Chiesa non ci indeboliscono

27 Novembre 2007

Il presidente della Cei, Angelo Bagnasco,  in un’intervista all’Osservatore Romano, ha sottolineando come i media atttacchino sempre più il Vaticano, ma che tuttavia non potranno scalfire la fiducia degli italiani nella Chiesa.

“Il configurarsi della Chiesa Italiana come Chiesa popolare evidentemente dà molto fastidio a qualcuno, anzi a diversi soggetti”, e questo di fatto spiega “gli attacchi sistematici portati attraverso i media, nel contesto di una strategia denigratoria contro la Chiesa”.

 “A livello mediatico – denuncia – è ricorrente una certa posizione critica, spesso addirittura polemica, se non ironica verso la Chiesa, verso il suo magistero, innanzitutto quello del Papa, e poi quello dei vescovi. Ma questo non esaurisce assolutamente la realtà del rapporto tra la Chiesa e l’Italia: vi è infatti – sottolinea il neo cardinale di Genova – un livello preminentemente popolare, che forse non fa notizia e dunque non finisce sui giornali ma nel quale le cose appaiono ben diverse da quelle rappresentate”. ‘

“Noi sacerdoti – ricorda Bagnasco – siamo vicini quotidianamente alla gente; ne condividiamo la vita, ne seguiamo i problemi, le speranze e le gioie, sappiamo che ha bisogno di quei segnali di concretezza e di rinnovamento che tutti promettono ma che nessuno riesce a offrire”.

Secondo il presidente della Cei, “accompagnando il cammino quotidiano della gente”, la Chiesa Italiana riesce “a toccare con mano la stima, la fiducia, l’amore che gran parte del popolo nutre nei suoi confronti”.

“Questo – spiega – è l’altro livello, il livello popolare. E a questo livello tutte le problematiche, anche le piu’ complesse, sono vissute ed affrontate in maniera molto diversa da quanto allarmisticamente diffondono i media”.

 D’altra parte, continua il neo porporato, “sono sotto gli occhi di tutti le innumerevoli opere di carità e di assistenza diffuse su tutto il territorio nazionale riconducibili alla Chiesa: non parole ma opere concrete. Di qui nasce l’amore e per questo – conclude Bagnasco – quella della Chiesa in Italia e’ una voce ascoltata”.