Bairo, Torino scommette su auto elettriche. Piano di Bollorè per car sharing

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Bairo, Torino scommette su auto elettriche. Piano di Bollorè per car sharing

19 Marzo 2016

Sarà lo stabilimento di Bairo a costruire le auto elettriche che saranno usate nell’ambizioso piano per il servizio di car sharing della città di Torino, inaugurato nelle ultime ore dal Gruppo Bollorè al Politecnico del capoluogo piemontese, presenti il sindaco Fassino e il ministro dei trasporti Delrio.

 

"L’obiettivo per Torino è di proporre un servizio di car sharing che sia al contempo pratico, pulito e rispettoso dell’ambiente e del patrimonio storico", ha detto Bollorè. "Siamo molto felici di esportare ancora una volta il nostro sistema oltre i confini francesi e in particolare in Italia, dove abbiamo ideato la primissima Bluecar insieme a Pininfarina, che continua anche oggi a costruire i nostri veicoli nello stabilimento di Bairo".

 

Saranno quattrocento le auto elettriche e 750 le colonnine che verranno messe in circolazioni entro tre anni a Torino. Il 18 aprile le colonnine diverranno 15, per poi salire a 35 in maggio e via via arrivare all’obiettivo di 750, per un investimento di 13 milioni di euro. "L’investimento iniziale è di 4 milioni di euro per il 2016", ha precisato Marie Bollorè, ad del gruppo. Il servizio sarà sperimentato dal Comune e da grandi aziende che vorranno sostituire le flotte aziendali con le Blue Car, le auto di Bollorè disegnate da Pininfarina e prodotte nel Canavese a Bairo.

 

"A settembre, quando le auto saranno a disposizione di tutti i torinesi, le colonnine di ricarica saranno 250 e non saranno ad uso esclusivo di Blue Car. Chi compra una auto elettrica potrà fare un contratto con Iren per usufruire delle stazioni di ricarica" ha spiegato l’assessore trasporti del Comune di Torino, Claudio Lubatti. "Le nostre colonnine sono ovunque un formidabile catalizzatore per il mercato delle auto elettriche. A settembre scorso siamo sbarcati a Indianapolis, poi Torino, mentre quest’anno sbarcheremo a Londra. Le auto vengono prodotte anche in uno stabilimento francese, ma manterremo il lavoro in entrambi i siti", ha aggiunto Serge Amabile, presidente di Blue Torino.

 

"Abbiamo puntato in questi anni nella mobilità sostenibile. Scommettere sulla mobilità elettrica è una scelta coerente. Il car sharing di Bollorè rappresenta una perfetta sinergia tra pubblico e privato, che può dare nuove opportunità ai cittadini, oltre ad essere un occasione per sostenere il nostro sistema produttivo", il commento del sindaco Fassino. TIMmusic è partner del progetto Blue Torino e, in collaborazione con la major Universal Music, accompagnerà gli utenti delle auto ecologiche. 

 

Positivo anche il commento di Fiom: "Già nei mesi scorsi – afferma il segretario generale di Torino, Federico Bellono -avevamo sottolineato la positiva novità del car sharing a Torino con le auto elettriche di Bollorè, come apertura a nuove forme di mobilità urbana in una città dove ci sono importanti competenze tecnologiche, dalla Pininfarina al Politecnico. Si conferma altresì il fatto che questo progetto va oltre il semplice servizio di car sharing, ma soprattutto consente di evitare il rischio, paventato a suo tempo dalla stessa azienda, che l’attività produttiva oggi localizzata a Bairo, nel Canavese, venisse ad un certo punto trasferita in Francia, in uno stabilimento della Renault".

 

"Altre innovazioni potrebbero interessare la stessa rete del trasporto pubblico, ma è evidente che in questo campo la leva non puo’ che venire dalle politiche di governo, sia a livello locale che nazionale. La stessa Pininfarina, per esempio, ha sviluppato un progetto per ibridizzare i motori degli autobus gia’ in servizio", conclude la sigla sindacale.

 

Per il ministro Delrio, "il governo scommette sull’auto elettrica: è pronto un piano che prevede un investimento di 32 milioni di euro e consentirà di realizzate 20.000 stazioni di ricarica nei prossimi due anni e mezzo". "E’ singolare che la città dell’auto si proponga come modello di città sostenibile. Ma l’auto non è nemica della sostenibilità e l’auto elettrica lo dimostra".