Ballottaggi, questo centrodestra ha perso il sud. Ora serve una coalizione espansiva

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Ballottaggi, questo centrodestra ha perso il sud. Ora serve una coalizione espansiva

Ballottaggi, questo centrodestra ha perso il sud. Ora serve una coalizione espansiva

05 Ottobre 2020

La tornata dei ballottaggi per le Comunali di oggi restituisce un risultato chiaro: il centrodestra ha definitivamente perso il sud del Paese. Al di là della sconfitta simbolica a Cascina, patria della candidata leghista alle regionali Ceccardi, e del sorpasso su misura a Lecco, quello che deve far riflettere l’asse Lega-Fdi sono i dati usciti dalle urne a Reggio Calabria, Enna, Crotone, Matera, Andria… addirittura a Chieti. Il centrodestra è risultato sconfitto ovunque nel Mezzogiorno, non ha conquistato nemmeno un Comune nelle cinque Regioni del Sud e così quella stagione di vittorie segnata dai successi alle Regionali in Molise, Calabria, Basilicata e Abruzzo sembra essersi già arenata. Arenata al Sud, finita ancora prima di iniziare al centro-nord, come hanno dimostrato i risultati in Emilia Romagna e Toscana.
E’ vero che la scarsa affluenza ha segnato in modo netto questa seconda tornata alle urne, ma appare chiaro come il centrosinistra abbia dimostrato una forza espansiva, anche grazie all’alleanza coi 5 Stelle, completamente sconosciuta al centrodestra. Piegato dalla sindrome entropica di Forza Italia, assillato dalla sfida interna Salvini-Meloni, il centrodestra a trazione sovranista ha dimostrato infatti tutti i propri limiti uscendo oggi sconfitto anche in quei Comuni dove era decisamente davanti al primo turno. E stavolta per la coalizione a guida Salvini-Meloni, spolpata della propria anima liberale e di centro, non vi è neppure l’alibi della resa davanti al leaderismo quasi ‘peronista’ di De Luca ed Emiliano, alter ego dei governatori vincenti del Nord Zaia e Toti. A vincere nei Comuni del sud, alcuni dei quali vere e proprie roccaforti del centrodestra, non sono stati i Governatori-forti, i condottieri mediatici, sovraesposti in tv e social, della lotta alla pandemia, ma candidati sindaci espressione della società civile, rafforzati proprio dalla forza inclusiva delle coalizioni che li hanno appoggiati. I ballottaggi insomma, hanno dimostrato che il risultato delle regionali in Puglia e Veneto sono molto più radicati di quanto si potesse pensare e che per il centrodestra potrebbe prospettarsi una lunga traversata nel deserto. Almeno per questo centrodestra a marchio sovranista. Perchè la soluzione per il centrodestra oggi appare proprio legata al superamento di tale marchio, uscire dallo steccato identitario su cui Salvini e Meloni hanno costruito sinora le proprie fortune per creare una unione di forze più inclusiva capace di allargarsi a quel partito che da tempo attende di germogliare su quello che resta di Forza Italia.