Banche, capo economista Deutsche Bank: serve un fondo europeo di 150 miliardi
11 Luglio 2016
I ministri dell’Economia dei 19 membri dell’Eurozona si ritrovano per la prima riunione post-Brexit.
Ma a Bruxelles non si parlerà solo dell’Ue senza Gb. Sebbene non all’ordine del giorno il tema banche infiammerà infatti la riunione soprattutto in vista della pubblicazione, il 29 luglio, dei risultati degli stress test.
Il capo economista di Deutsche Bank in una intervista domenicale alla Welt am Sonntag fa una richiesta non da poco: l’Europa ha urgentemente bisogno di un fondo a tutela delle banche del valore di 150 miliardi di euro, per permettere e favorire la ricapitalizzazione degli istituti in difficoltà, italiani ma non solo. E la richiesta appare dal sapore diverso perché arriva dalla Germania.
“L’Europa è molto malata e deve iniziare ad affrontare i suoi problemi con estrema rapidità” altrimenti può finire male, ha detto David Folkerts-Landau, spiegando di non essere “un profeta di sventura, ma un realista”.
Sul fronte prettamente italiano resta evidente, ad ogni modo, che le difficoltà di alcuni istituti di credito (uno su tutti Mps) non lasciano dormire sonni tranquilli a Renzi e al ministro dell’Economia Padoan.
La debolezza del nostro sistema bancario potrebbe nuovamente scatenare una speculazione che finirebbe per colpire inevitabilmente prima le nostre banche e subito dopo il nostro intero tessuto economico. E’ per questo che Renzi è a caccia di fondi. Ma la partita è difficile: negli scorsi giorni da Berlino non sono arrivati segnali rassicuranti per lo sblocco dei fondi da destinare al risanamento delle banche italiane. Ma dopo la proposta della Deutesche Bank sembra esserci un margine di manovra. E le direttive europee lasciano spazio ad una mossa che prevede un aiuto diretto statale per le casse delle banche. Il testo ammette l’erogazione di aiuti di Stato dopo che proprietà e titolari di bond abbiano dato il loro contributo, tuttavia anche qui c’è l’eccezione.
L’apertura di Berlino in realtà pare come una mossa che è soprattutto negli interessi della stessa Germania. Infatti non è che le banche tedesche se sa stiano passando bene. C’è la Bremer Landesbank parecchio sottocapitalizzata e la Deutsche Bank bollata come “fragile” dal Fmi.
Intanto Handelsblatt, un quotidiano tedesco che si è occupato della crisi delle banche italiane, e dà maggior risalto alle critiche di economisti tedeschi all’ipotesi che le regole sul bail-in possano non essere rispettate. E riporta i timori del presidente dell’istituto Diw di Berlino, Marcel Fratzscher, uno dei pochi economisti tedeschi non favorevoli alla linea dell’austerity: ” Ritengo sempre più probabile che l’Italia, in un prossimo futuro, avrà bisogno degli aiuti del programma salva-Stati Esm.”