Banche e finanza, dopo Brexit tutte le strade portano a Milano

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Banche e finanza, dopo Brexit tutte le strade portano a Milano

Banche e finanza, dopo Brexit tutte le strade portano a Milano

23 Gennaio 2023

Milano potrebbe diventare il nuovo hub della finanza internazionale, grazie agli effetti inattesi della Brexit. A giudicare infatti dal fervore immobiliare e progettuale che attraversa la città, il capoluogo meneghino ha tutti i titoli per candidarsi a un ruolo di primo piano.

Dopo il no inglese all’Ue, alcune delle più grandi banche del mondo hanno dovuto fare i conti con la necessità di uscire dal Regno Unito. 

Le realtà italiane come UniCredit SpA e Mediobanca SpA sono state tra le prime a rimpatriare i dipendenti, direzione Milano. La notizia è che adesso a spostarsi verso la Lombardia sono anche importanti player internazionali. Secondo quanto riferisce Bloomberg, Goldman Sachs sta trasferendo i dipendenti da Londra a Milano. Società di investimento come Certares, Eisler Capital UK e Andera Partners si sono dotate inoltre di nuove sedi nella città ambrosiana. 

Francoforte chiama, Milano risponde

Secondo il Global Financial Centers Index, che valuta la competitività delle capitali della finanza internazionale, Milano si attesta al 48° posto su 119. Dietro Parigi, Francoforte, Amsterdam e Ginevra. Risulta quindi ancora staccata dalle grandi capitali finanziarie, ma qualcosa sta cambiando. Nuovi investimenti, aperture e progetti strategici per aiutare Milano a consolidare lo status di hub finanziario globale. 

La combinazione tra agevolazioni fiscali, progetti di sviluppo urbano e un costo della vita alto ma competitivo rispetto ad altre capitali contribuiscono ad attrarre progetti internazionali in ambito bancario e finanziario verso la città. 

Nonostante la domanda di alloggi di fascia alta stia superando l’offerta, i progetti in cantiere disseminati in tutto il tessuto cittadino consolidano lo status europeo della città. Nei pressi della Fondazione Prada, lo Scalo di Porta Romana, un nodo ferroviario ormai dismesso, sarà trasformato in Villaggio Olimpico per i Giochi invernali del 2026, co-organizzati con la città di Cortina. E’ inoltre in costruzione la più fitta rete di piste ciclabili tra tutte le città europee.  

Anche l’orizzonte economico difficile potrebbe essere mitigato dalle specificità del mercato immobiliare italiano. Mentre il ritmo delle transazioni immobiliari in Italia è rallentato nel 2022, i calcoli di Bloomberg hanno rilevato che, con oltre 788.000 vendite registrate, il numero totale è ancora il più alto dal 2007. 

Un dato di buon auspicio per spingere Milano quale sede di un nuovo polo finanziario post Brexit, anche grazie al fascino della città. Senza contare la posizione geografica, a un’ora di volo dal centro finanziario di Francoforte e a meno di due da Londra. 

Secondo stime del sito immobiliare.it, il valore degli immobili di lusso a Milano è aumentato del 25% a 5,8 miliardi di euro nel 2022 mentre sono diminuiti i tempi di consegna per le case di fascia alta. Attualmente rimangono sul mercato in media poco più di due mesi, un periodo più breve di quanto registrato prima della pandemia.