Banche, FL-Idea: “su venete Governo inadempiente, ci batteremo”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Banche, FL-Idea: “su venete Governo inadempiente, ci batteremo”

11 Novembre 2017

“A leggere le cronache quotidiane dal treno di Renzi c’è da trasecolare. Apprendiamo infatti che il segretario del principale partito della maggioranza avrebbe incontrato i rappresentanti delle associazioni dei consumatori insieme al sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta per parlare delle banche venete e dei risparmiatori truffati. L’auspicio è che il sottosegretario abbia voluto scusarsi a nome del governo per aver finora disatteso un preciso mandato ricevuto dal Senato e un impegno solenne assunto in Parlamento, e abbia annunciato un intervento per porre riparo a questa grave inadempienza”. Lo dichiarano Gaetano Quagliariello, leader di ‘Idea’ e capogruppo di ‘Federazione della Libertà’ in Senato, e Cinzia Bonfrisco, vicecapogruppo vicario e rappresentante del gruppo in Commissione Bilancio.

“A fine settembre – osservano Quagliariello e Bonfrisco -, su iniziativa del nostro gruppo, insieme a tutte le altre forze di opposizione e a Mdp, avevamo ottenuto in Senato l’approvazione all’unanimità, con il consenso del governo rappresentato nell’occasione proprio dal sottosegretario Baretta, di un atto che impegnava l’esecutivo a prevedere tempestivamente il diritto al rimborso anche per i risparmiatori rimasti esclusi dal decreto salvabanche, in particolare quelli delle banche venete, e impedire con l’interdizione perpetua che i banchieri responsabili dei fallimenti continuino a fare danni in futuro. Ci saremmo aspettati che il governo desse seguito a questo impegno nella legge di stabilità, e invece delle norme a favore dei risparmiatori nel testo della manovra non c’è traccia. Con il nostro gruppo abbiamo presentato emendamenti per rimediare a questa grave omissione. Appena scenderanno dal treno, Baretta e Renzi avranno una sola possibilità di salvarsi la faccia: dire al Parlamento e ai cittadini come stanno le cose e cosa intendono fare e, ognuno sul proprio fronte – concludono -, impegnarsi a dare parere favorevole e a far votare le nostre proposte correttive in sede di esame della legge di stabilità”.