Banche popolari e istituzioni locali: un legame solido per lo sviluppo
31 Agosto 2011
Le Banche Popolari per lo storico legame con il territorio e le comunità locali, sono sempre state a stretto contatto con la pubblica amministrazione, le istituzioni e gli enti locali, al fine di salvaguardare nel migliore dei modi quelle condizioni di sviluppo economico e sociale che ha interessato ampie aree del Paese e che ha visto le istituzioni creditizie locali svolgere un ruolo proattivo fondamentale. Un rapporto che le recenti proposte presentate in occasione della discussione della prossima manovra di finanza pubblica, introdotte a seguito delle tensioni registrate ad inizio agosto sui titoli di stato italiani e riguardanti eventuali risparmi di spesa a livello di finanza pubblica locale, rendono ancora più attuale oggi e nei mesi a venire.
Oggi, il Credito Popolare fornisce servizi ad oltre 2.300 comuni, 33 province, 14 regioni e a circa 1.500 enti pubblici, ASL, scuole, direzioni didattiche, aziende municipalizzate, comunità montane ed altre ancora. Nel corso degli ultimi anni, in particolare dall’inizio della crisi economica e finanziaria nell’autunno del 2008 fino allo scorso mese di maggio, i finanziamenti erogati dalla Categoria alle istituzioni pubbliche sono cresciuti di quasi il 25% passando da 1 miliardo e 800 milioni di euro a 2 miliardi e 250 milioni di euro. Gli incrementi registrati dagli impieghi e riferiti alla pubblica amministrazione hanno riguardato nel dettaglio il credito fornito ai comuni (+20%), alle province (+26%) e agli altri enti locali (+35%), mentre stazionario si è mantenuto il sostegno economico alle regioni.
Dagli andamenti sopra descritti risulta evidente come le Banche Popolari tendano a privilegiare e ad ampliare il loro legame con le istituzioni locali più piccole, comuni, province o altri enti pubblici locali, che rispetto alle amministrazioni regionali o centrali hanno un contatto più diretto con il territorio, riaffermando l’impronta localistica che contraddistingue gli istituti della Categoria fin dalla loro nascita. Una predisposizione, questa per le comunità locali da parte del Credito Popolare che risulta in maniera evidente anche dalla distribuzione degli affidamenti, concentrati per oltre il 90% a livello locale e solo per il 6% a livello regionale.
Andando più indietro nel tempo, dai dati emerge, inoltre, come rispetto alla metà degli anni ’90 l’incidenza del credito erogato alle aree metropolitane si sia significativamente ridotta e come, per effetto anche dei processi di acquisizione ed incorporazione di numerose realtà bancarie locali presenti nelle aree del Mezzogiorno succeduti nel corso degli anni, sia notevolmente aumentato il peso degli affidamenti alle istituzioni locali meridionali. Molte delle Banche Popolari che intrattengono rapporti con la pubblica amministrazione, proprio a causa delle gravi ripercussioni dovute alla crisi economica, hanno intensificato la loro azione nei riguardi degli enti locali, al fine di rafforzare l’affiancamento e l’assistenza nella pianificazione dell’attività finanziaria, nella ristrutturazione del debito e nella valorizzazione delle risorse patrimoniali.
Il rapporto tra il Credito Popolare e le istituzioni locali non si limita, comunque, solo alla componente creditizia. Le amministrazioni pubbliche si avvalgono, infatti, della collaborazione e della consulenza degli istituti della Categoria anche in numerosi altri casi come quelli relativi all’applicazione delle norme antiriciclaggio e alle indagini patrimoniali condotte dall’autorità giudiziaria. Ciò richiede, chiaramente, un impegno e uno sforzo tecnico ed economico derivante dall’impiego di personale qualificato e dai costi sostenuti per dotarsi delle necessarie risorse da utilizzare a tale proposito.
In quanto banche radicate nel territorio e nelle comunità locali, che basano la loro azione quotidiana sulla prossimità, con una presenza a maglie strette, per cui in circa 1.000 dei quasi 6.000 comuni bancati italiani l’unico riferimento creditizio è rappresentato da uno sportello della Categoria, le Banche Popolari intercettano ed interpretano in misura migliore di altri le necessità ed i bisogni provenienti dal tessuto produttivo e dalla società, consapevoli che proprio l’unione tra istituzioni locali, piccole e medie imprese e famiglie è la risposta migliore per assicurare e garantire quella condivisione di ideali, aspirazioni ed obiettivi comuni indispensabili per accrescere e consolidare quei legami tra le persone che sono alla base della convivenza civile e dello sviluppo economico.
Un compito che nell’attuale momento di debolezza che sta attraversando la nostra economia assume ancora più importanza e nel quale è sempre più sentita l’esigenza ed il bisogno della presenza sul territorio di una rete di soggetti economici locali pubblici e privati che contribuiscano alla crescita del benessere della comunità.
* Segretario Generale Associazione Nazionale fra le Banche Popolari