Banche Popolari ed Enti locali: una partnership per lo sviluppo dei territori
15 Giugno 2012
Ogni decisione di investimento che un ente locale intende realizzare richiede analisi preliminari sia sulla natura della spesa che sull’impatto che determinerà sulle condizioni di equilibrio economico-finanziario dell’ente. Infatti, gli effetti indotti sulle scelte di finanziamento e indebitamento degli enti locali e quindi sugli investimenti possono incidere inoltre negativamente sulla possibilità da parte dei medesimi di giocare un ruolo anticiclico e di sostegno all’economia e all’occupazione, specialmente nell’attuale fase di crisi economica globale, al cui superamento invece essi potrebbero dare un significativo e determinante contributo. Gli enti locali, infatti, realizzano la maggior parte degli investimenti fissi lordi delle pubbliche amministrazioni.
La scelta del finanziamento deve seguire una politica ad ampio raggio che non tenga conto solamente degli oneri indotti dalla fonte tecnica o finanziaria, ma anche dei tempi necessari per l’attivazione dell’operazione e la complessità delle procedure in generale. Le fonti cui gli enti locali tradizionalmente ricorrono per finanziare i propri investimenti sono: entrate correnti destinate per legge agli investimenti; avanzi di bilancio costituiti da eccedenze di entrate correnti rispetto alle spese correnti aumentate delle quote capitali di ammortamento dei prestiti, entrate derivanti dall’alienazione di beni e diritti patrimoniali, riscossioni di crediti proventi da concessioni edilizie e relative sanzioni, entrate derivanti da trasferimenti in conto capitale dello Stato delle Regioni da altri interventi pubblici e privati finalizzati agli investimenti, da interventi finalizzati da parte di organismi comunitari e internazionali, avanzi di amministrazione, e prestiti bancari.
In questo complesso e articolato quadro della finanza locale italiana si inserisce in una posizione non marginale l’azione di supporto della Cooperazione Bancaria. I dati più recenti delle Banche Popolari, mostrano come esse tendano a privilegiare e ad ampliare il loro legame con le istituzioni locali più piccole, comuni, province o altri enti pubblici locali, che rispetto alle amministrazioni regionali o centrali hanno un legame più diretto con il territorio, riaffermando la propria connotazione localistica che contraddistingue gli istituti della Categoria fin dalla loro nascita. Infatti, sostenere i territori e le comunità significa anche fornire ausilio agli enti locali che li rappresentano, che saranno così in grado di offrire servizi qualitativamente e quantitativamente migliori.
Nel corso dell’ultimo anno, i finanziamenti erogati dal Credito Popolare agli enti locali e alle istituzioni pubbliche sono cresciuti del 6,5% passando da 1 miliardo e 760 milioni di euro a 1 miliardo e 880 milioni di euro. Gli incrementi registrati dagli impieghi, che hanno riguardato in particolare il credito fornito agli enti produttori di servizi sanitari (+9,5%), sono stati piuttosto bilanciati in tutte le aree del Paese, seppure con tendenze più marcate nelle regioni settentrionali (+13,6%) e meridionali (+5,5%).
In particolare, vi è stato nelle regioni nord occidentali un incremento dei finanziamenti rivolti ad enti produttori di servizi sanitari del 15,4%. Lo stesso è avvenuto nelle regioni nord orientali, dove tali finanziamenti sono aumentati del 23,4%, insieme ai prestiti a enti produttori di servizi assistenziali ricreativi e culturali che sono cresciuti del 20,2%. Nelle regioni meridionali si è assistito, invece, ad un aumento dei finanziamenti erogati a amministrazioni provinciali e città metropolitane, che sono saliti del 21%.
Nel 2011 è proseguita poi l’opera di sostegno delle imprese clienti – in collaborazione con regioni, province, Camere di Commercio, Consorzi di Garanzia Fidi e altri enti locali – tramite la predisposizione di prodotti ad hoc finalizzati alla gestione delle singole iniziative promosse dagli enti richiamati. Pur presentando una serie di criticità, questa naturale disposizione a intrattenere strette relazioni anche con le Istituzioni pubbliche territoriali, ha creato anche nuove opportunità quali quelle di assicurare alle numerose piccole e medie amministrazioni locali una politica della spesa supportata da una adeguata programmazione economico-finanziaria.
In ragione di ciò, molte banche della Categoria hanno pertanto avviato nuove modalità di relazione con gli Enti Locali, con l’obiettivo di rafforzare l’affiancamento e l’assistenza nella pianificazione dell’attività finanziaria, nella ristrutturazione del debito, nella valorizzazione del patrimonio e nell’impiego prudente e ponderato degli strumenti di finanza innovativa. Questo è avvenuto poiché una Banca Popolare, attribuisce a tale impegno una valenza di responsabilità specifica, legata alla volontà di salvaguardare lo sviluppo economico e sociale del territorio di riferimento.