Bando stati-canaglia, Trump mette ‘d’accordo’ ONU e ISIS…
01 Febbraio 2017
Ex jihadisti citati dalla Cnn e altri media, così come diversi esperti e uomini politici, sono convinti che l’ordine esecutivo del presidente Donald Trump – che sbarra le porte degli Usa a sette Paesi a maggioranza islamica – potrebbe rappresentare un valido strumento per i jihadisti impegnati a reclutare nuovi militanti e a diffondere la loro propaganda antioccidentale. Insomma un regalo all’Isis.
Sui social media frequentati da simpatizzanti dell’Isis, nota Der Spiegel, si moltiplicano commenti del tipo: il bando “è la migliore pubblicita’ per l’Islam”. E il magazine tedesco per supportare la propria tesi riporta un messaggio in cui Anwar al-Awlaki – l’imam americano e alto esponente di al Qaida ucciso nel 2011 da un drone Usa nello Yemen – profetizzava che “l’Occidente si rivolgerà un giorno contro i cittadini musulmani” e “l’America diventerà un Paese di discriminazione religiosa”.
Un simpatizzante dell’Isis, nota lo Spiegel, ha scritto su un social media: “quando Donald Trump dice di non volere immigrati musulmani da Paesi musulmani, mi vengono in mente proprio quelle parole”. Che profeta l’imam, vero?
Sulla rete di canali pro-Isis la misura decisa da Trump viene descritta come “benedetta”, con un riferimento implicito all’invasione dell’Iraq del 2003, che veniva definita “invasione benedetta”, riferisce sullo stesso argomento l’Independent.
Ma non è tutto. Secondo il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, decisioni come il bando dei visti “innescano ansia e rabbia diffuse, che possono facilitare la propaganda delle organizzazioni terroristiche che tutti noi vogliamo combattere”. Tanto che viene da chiedersi, ma il nuovo segretario Onu la pensa come Al Awlaki? Questi sì che sono dei progressi.