Bangladesh, Gentiloni:”Attentibile la rivendicazione dell’Isis. Ma serve solidarietà ai musulmani”
07 Luglio 2016
“Questa informativa è un’ulteriore occasione per rendere un ulteriore omaggio da parte dell’aula del Senato a nove nostri connazionali, nove vittime del terrorismo che l’Italia non dimenticherà” così il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in audizione al Senato sulla strage di Dacca.
Il discorso di Gentiloni vorrebbe essere una risposta degna di una nazione capace di far fronte a testa alta all’uccisione di nove connazionale. E così aggiunge: “C’è unità, del governo, del parlamento, delle istituzioni coinvolte, delle forze sociali e del mondo della cultura, ma deve anche essere decisa.”
Prosegue in un tentativo di fare la voce grossa: “Dobbiamo dire con fermezza che Daesh e il terrorismo fondamentalista, a maggior ragione dopo questa strage, non avrà tregua. Da parte nostra, Dacca ci dice che la risposta alla minaccia terroristica è necessaria e deve essere decisa. Ci dice che con questi attentati Daesch risponde con il terrorismo alla sconfitta che subisce sul terreno. La mobilitazione internazionale per la sconfitta dell’Is sul terreno può cancellare l’attrazione simbolica che oggi è il motore principale che attiva questi attentati.”
E’ convinto che contro il terrorismo la “risposta militare non basta”. È per questo che “dobbiamo chiedere la solidarietà dei paesi a maggioranza islamica e la solidarietà della comunità islamica in Italia”.
E aggiunge, in maniera più enfatica, è necessario: “offrire solidarietà perché spesso sono loro obiettivi del terrorismo, ma anche chiedere impegno perché, come ripete spesso re Abdallah di Giordania, ‘tocca a noi credenti della chiesa islamica battere questi infedeli’ ”. Il ministro ha, così, sollecitato “spirito di solidarietà e impegno anche alla vasta comunità musulmana che vive in pace nel nostro paese, di impegnarsi a viso aperto e unitariamente contro questi terroristi che abusano della vostra religione deturpandola”.