Banlieu: scatta il 22 gennaio il piano anti-violenza

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Banlieu: scatta il 22 gennaio il piano anti-violenza

Banlieu: scatta il 22 gennaio il piano anti-violenza

28 Novembre 2007

Il piano per le banlieue, preparato
dal segretario di stato per le politiche urbane, Fadela Amera,
sarà lanciato il 22 gennaio.

Lo ha
annunciato oggi il portavoce del governo, Laurent Wauquiez, che
ha precisato che non si tratterà dell’ “ennesimo piano”
centrato solo “sull’immobiliare. Lo scopo non è di riversare ancora una volta dei miliardi.
Lo scopo è di andare al fondo del problema oggi nelle banlieue,
un problema umano” ha detto Wauquiez.

Questo “Piano Marshall” per le banlieue metterà l’accento
sulla formazione e l’accesso al lavoro per i giovani e
sull’accessibilità ai trasporti pubblici.

Per fare in modo che
questi quartieri non “siano completamente chiusi su se
stessi”, ha aggiunto il portavoce del governo che ha anche
assicurato: “Non è un piano che tiriamo fuori ora che c’è una
crisi”.

Villiers-le-Bel è un comune di
circa 27 mila abitanti del dipartimento della Val d’Oise, 17
chilometri a nord di Parigi. È in questa cittadina che domenica
scorsa la morte di due ragazzi di 15 e 16 anni in un incidente
stradale con un auto della polizia ha dato avvio ad una serie di
violenze urbane durate due notti

Il tasso di disoccupazione di Villiers-le-Bel è del 14,7%
(contro l’8,7% della regione parigina) ma tra i giovani di età
compresa tra i 16 ed i 25 anni sale al 30% (contro la media
europea del 17,4% e del 22% di quella francese).

I ragazzi che hanno meno di 25 anni costituiscono il 40%
della popolazione di Villiers-le-Bel. Le case popolari in questo
comune rappresentano il 60% delle abitazioni totali.

Villiers-le-Bel è classificata come “Zona urbana a rischio”
(Zus) e le sue scuole sono considerate Aree di educazione
prioritaria (Zep). Non è tuttavia una banlieue così degradata
come quelle di Clichy-sous-Bois e Montfermeil dove erano
scoppiate le violenze dell’autunno del 2005.