Barbara Berlusconi: “In politica no alla distinzione tra pubblico e privato”
04 Agosto 2009
di redazione
"Non credo che un uomo politico possa permettersi la distinzione tra vita pubblica e vita privata". Barbara Berlusconi, intervistata da Vanity Fair, interviene così sulle vicende che, da mesi, tirano in ballo il premier.
Nella lunga intervista che il settimanale dedica alla primogenita di Veronica Lario e Silvio Berlusconi, la 25enne non mostra reticenze: "Penso che una società esprima un senso della morale comune – dice Barbara – i rappresentanti politici che sono chiamati a ben governare, a far prosperare la comunità, sono anche tenuti a salvaguardare i valori che essa esprime, possibilmente a elevarli". Da questo discende la convinzione che chi è chiamato ad amministrare lo Stato non può scindere i comportamenti pubblici da quelli privati.
"La mia storia – spiega Barbara Berlusconi stupita per le “attenzioni” del padre verso Noemi Letizia – è quella di una ragazza che ha vissuto la sua giovinezza in modo sereno e normale. Non ho mai frequentato uomini anziani. Sono legami psicologici di cui non ho esperienza".
E quanto al divorzio dei genitori, parla di un comprensibile dolore e del desiderio di sostenerli entrambi, cosa che sicuramente non sarà facile: "Il dolore è grande, un valore e una realtà si stanno sgretolando. Più forte è il senso dell’unione familiare che uno ha, e nel mio caso è molto forte, più si amplifica la delusione. Ma almeno noi fratelli stiamo vivendo questo momento in età consapevole. Voglio essere vicina a entrambi i miei genitori, perché quello che non traspare all’esterno è che la loro sofferenza è profonda e tocca entrambi". E quando le si chiede se si tratta della fine di un grande amore, replica decisa: "Sono sicura che lo sia stato per la mamma".
Infine solo un accenno sulla delicata questione dell’enorme patrimonio del Cav. e sul ruolo dei figli del primo matrimonio (Marina e Piersilvio) e di quelli avuti dalla Lario: "A oggi non c’è nessuna lotta. E, se mio padre è uomo giusto ed equo, non ce ne saranno nemmeno in futuro", conclude Barbara.