Bardo, Alfano: “Successo investigativo, decreto antiterrorismo funziona”
21 Maggio 2015
di redazione
“Nei primi 5 mesi del 2015 sono state eseguite ben 33 espulsioni nei confronti di altrettanti soggetti coinvolti nel fenomeno dell’estremismo islamico in aggiunta ai 13 provvedimenti analoghi adottati in tutto il 2014”, lo ha detto in Aula alla Camera il ministro dell’Interno Alfano, durante l’informativa legata all’arresto del giovane marocchino considerato uno dei presunti esecutori dell’attentato al museo del Bardo di Tunisi. Il giovane arrestato a Milano “non era considerato pericoloso o a rischio di terrorismo né dalla polizia tunisina né da quella italiana. Solo dopo la strage del Bardo ha assunto il profilo di terrorista”. I servizi italiani ne hanno inserito il nome tra i sospettati, mentre la giustizia tunisina emetteva un mandato di arresto internazionale. “Stiamo parlando di un successo investigativo per modalità e tempi in cui è avvenuto,” ha commentato il ministro dell’interno, lodando la cooperazione tra Paesi diversi e il funzionamento del decreto antiterrorismo. “L’operazione di polizia che ha portato all’arresto del 22enne marocchino è frutto di un’attività attentamente pianificata che ha potuto contare sulla cooperazione tra Paesi”.