Bari. Vigili del fuoco indagati per corruzione
01 Giugno 2010
di redazione
Passano da cinque a 12 gli indagati nell’inchiesta della Procura di Bari sui dipendenti del comando provinciale dei Vigili del fuoco e dell’Istituto superiore prevenzione e sicurezza sul lavoro. Ai 12 il pm inquirente contesta i reati di associazione per delinquere, concussione, truffa, peculato, falso ideologico e materiale in atto pubblico.
Nell’ambito dell’indagine, l’8 gennaio scorso, fu posto agli arresti domiciliari il comandante provinciale dei Vigili del fuoco del capoluogo pugliese. Questi fu rimesso in libertà dal tribunale del Riesame il 25 gennaio: i giudici revocarono la misura restrittiva e applicarono al dirigente il provvedimento di interdizione dai pubblici uffici per due mesi per i reati di falso e concussione.
I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2005 e il 2007 e riguardano le presunte pressioni che il comandante avrebbe esercitato sugli imprenditori che avevano chiesto ai Vigili del fuoco il rilascio della certificazione di prevenzione incendi, atto indispensabile per poter esercitare l’attività d’impresa. Tra gli episodi concussivi contestati al comandante, ci sono la fornitura di un albero di Natale e dei relativi addobbi, il pagamento di una cena, la richiesta di assunzione di una conoscente presso il colosso svedese Ikea, dal quale l’uomo ottenne anche la fornitura gratuita di 20 poltrone, e il trasloco di masserizie da un alloggio di servizio alla sua abitazione privata.