Baudo Iena… tristens

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Baudo Iena… tristens

09 Marzo 2012

Alla fine ce l’ha fatta, forse per sfinimento. Pippo Baudo è ritornato in tv. Alle Iene ieri stasera, assieme a Ilary Blasi ed Enrico Brignano, nelle vesti di velenoso giornalista incravattato c’era lui.

Se l’accostamento poteva apparire assurdo già in partenza, dopo aver visto lo show si può certamente dire si sia trattato di uno spettacolo davvero triste. Sketch visti e rivisti (in stile Fantastico), battutine da vecchiardo al bar su “quant’è bona la moglie der Pupone”, ballettini legnosi al limite del ridicolo il tutto condito dal solito “L’ho inventato io” buttato qui e lì alla prima occasione. Per non parlare del fatto che il Baudone nazionale sembrava non aver mai guardato prima la trasmissione. Sì perché al lancio dei servizi non sapeva neppure chi fosse lontanamente Giulio Golia, una delle iene d’assalto più famose dello show.

Eppure nei giorni precedenti al suo debutto nella prima serata del giovedì di Italia1 aveva detto: “Mi vedrete come non mi avete mai visto, sarà una sorpresa”. E prometteva addirittura di improvvisarsi ballerino e di rispondere a tono alle provocazioni. Ma il risultato, come ci si aspettava, è stato decisamente più deludente e dei suoi annunciati colpi di scena non se n’è vista l’ombra. Ma lo show ha rasentato il patetico quando quasi in conclusione della trasmissione (questa settimana eccezionalmente registrata, chissà perché) hanno dato la possibilità a Baudo di togliersi più di qualche sassolino dalla scarpa riguardo quei personaggi – da Minzolini alla Riciarelli – che gli hanno fatto qualche torto durante il corso della sua vita.  

Insomma, la scelta di Pippo di accettare di fare da iena tappabuchi, in attesa che la prossima settimana arrivi Claudio Amendola a sostituire Alessandro Gassman, è stata alquanto infelice. Il problema è che lui proprio non ce la faceva più a starsene tranquillo a casa e ha dovuto accettare quello che passava il convento. Soprattutto considerato che mamma Rai proprio non ne vuole sapere di tenerselo ancora in pancia (vista l’età).

“Non posso non lavorare. Il mio contratto scade ad agosto e non intendo stare fino ad allora con le mani in mano non posso accettare questo stato di paralisi, non so che cosa abbia fatto di sbagliato” aveva raccontato amareggiato, aggiungendo: “Ho presentato decine di progetti: evidentemente non sono degno di farne neanche uno, eppure vedo quello che va in onda. Adesso lì dentro ci sono grandi incrostazioni, accumulate da anni e anni di politica”. E, facendosi prendere la mano, tra smanie da direttore artistico e pietismo aveva concluso: “Ci vuole un’operazione di bonifica importante, anzi direi che vi vuole proprio una specie di diluvio universale e solo con l’arca di Noè io ci potrei tornare”.

Deliri di iperattività e scenari da giorno del giudizio a parte, noi speriamo che Pippo, a cui si deve assolutamente riconoscere il merito di aver fatto nascere la televisione italiana, si rassegni al fatto che l’era di Canzonissima è finita e che lui ha 76 anni suonati. E che quindi si decida a mettere da parte i vestiti da Iena, la tinta per capelli rosso carota e faccia come Paganini: non conceda repliche.