Bce. Pil in calo del 4-5% nel 2009, ma graduale ripresa nel 2010

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Bce. Pil in calo del 4-5% nel 2009, ma graduale ripresa nel 2010

Bce. Pil in calo del 4-5% nel 2009, ma graduale ripresa nel 2010

11 Giugno 2009

Il Pil in caduta tra -5,1% e -4,1% nel 2009 ma si prevede una graduale ripresa nel 2010 con un ritorno della crescita su livelli positivi entro la metà dell’anno. E’ questo il nocciolo dell’analisi pubblicata dalla Bce nel bollettino mensile di giugno.

L’Istituto di Francoforte indica quindi "una crescita sui dodici mesi del Pil in termini reali compresa tra il -5,1 e il -4,1 per cento nel 2009 e tra il -1,0 e lo 0,4 per cento nel 2010. Rispetto alle proiezioni di marzo 2009, elaborate dagli esperti della Bce, questi intervalli sono stati riveduti al ribasso, in particolare per il 2009". "A tale revisione – continua la Bce – hanno contribuito in misura significativa un considerevole effetto negativo di trascinamento derivante dall’anno precedente e il risultato molto modesto registrato nel primo trimestre del 2009".

"La graduale ripresa prospettata per il 2010 con un ritorno della crescita su livelli positivi entro la metà dell’anno – si legge ancora nel bollettino – è riconducibile agli effetti dei significativi interventi di stimolo macroeconomico in atto e alle misure adottate sinora per ripristinare il funzionamento del sistema finanziario, sia all’interno che all’esterno dell’area dell’euro".

Ma la caduta del Pil nell’Ue non è l’unico dato negativo. "In aprile il tasso di disoccupazione nell’area dell’euro è salito al 9,2%, con un incremento di 0,3 punti percentuali sul mese precedente", scrive la Bce sottolineando che, nonostante tutti i comparti produttivi hanno contribuito negli ultimi due mesi alla contrazione dell’attività economica, il calo è stato più pronunciato nel settore industriale "con conseguente peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro".

Anche alla luce di questi dati "ci si aspetta che nel 2009 e nel 2010 la vasta maggioranza dei paesi dell’area dell’euro superi il valore di riferimento del 3% nel rapporto deficit-Pil". L’Istituto di Francoforte ha aggiunto poi che "per assicurare fiducia nella sostenibilità delle finanze pubbliche sarà necessario uno sforzo ambizioso e credibile di risanamento, in modo da ripristinare quanto prima posizioni solide di bilancio".

Sulle misure per sconfiggere la crisi, la Banca Centrale europea ha messo in evidenza come "grazie all’insieme delle misure adottate, la politica monetaria fornirà un continuo sostegno alle famiglie e alle imprese".