Bedori: meglio gay che casalinga

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Bedori: meglio gay che casalinga

15 Marzo 2016

Il caso del ritiro di Patrizia Bedori dalla corsa a sindaco di Milano con M5S e quello della maternità di Giorgia Meloni tengono banco e insegnano qualcosa sul funzionamento del politicamente corretto. In tutti e due i casi, il tema è la parità di genere e giustamente ci si indigna se una donna viene messa di fronte alla scelta di essere o mamma o sindaco, metti su famiglia oppure vai a lavorare.

 

C’è una riprovazione collettiva contro questi pregiudizi maschilisti, contro il sessismo e la misoginia che a quanto pare ancora allignano in una parte del Paese, ma tutto sommato, a vedere la reazione che c’è stata, si può dire che gli anticorpi a questo clima intimidatorio verso le donne ci sono e funzionano. Proteggere le donne da queste forme di discriminazione e garantire loro la libertà di scelta rientra infatti tra le categorie del politicamente corretto, ma attenzione, perché il caso Bedori è diverso.

 

A un certo punto la candidata di M5S decide di ritirarsi dalla campagna elettorale per la “pressione mediatica” subita e gli insulti ricevuti sul web. Non perché vuole fare la mamma e il sindaco, ma perché rivendica di essere una casalinga. “Sono una casalinga per scelta,” dice oggi Bedori a Repubblica. “Non può essere un’offesa fare la casalinga o essere disoccupata”. Su Facebook aveva scritto: "Avete usato volutamente termini come casalinga e disoccupata per offendermi," scrive, "volevo dirvi che per me non sono offese".

 

"Ci sono milioni di casalinghe in Italia e grazie a loro, le vostre madri, sorelle, mogli e compagne che ogni giorno dedicano il loro tempo con dedizione alla famiglia, ai figli, ai mariti e si fanno carico di tutta una serie di compiti per cui lo stato è inadempiente come la cura degli anziani, che l’Italia sta in piedi", aggiunge ancora Bedori. Ecco, il vero atteggiamento antifemminista è prendersela con una donna perché invece di voler fare il sindaco preferisce essere una casalinga, e perché non rientrerebbe nei canoni vigenti di bellezza giovane, telegenica e rampante.

 

Bedori è stata ‘bullizzata’ dagli idioti che si aggirano su Internet perché “‘brutta grassa e obesa’”, ricorda lei rispondendo a chi le ha scritto “‘fuori a calci nel culo’” dai 5 Stelle, ma soprattutto, invece di esserci un riconoscimento per un lavoro fondamentale svolto dalle donne nella comunità umana, il fatto, appunto, che qualcuno si occupi del lavoro di cura, si prenda cura degli altri, qualcosa che nessun welfare potrà sostituire fino in fondo, fare la casalinga diventa un insulto peggiore di qualsiasi altro.

 

Insomma, nel mercato del politicamente corretto vieni protetto e difeso dalle discriminazioni se rientri nelle categorie per cui vale la pena indignarsi, ma se in queste categorie non ci rientri peggio per te. Mettiamola così: Bedori aveva un solo modo per salvarsi e rientrare nella ‘norma’ del benpensantismo dominante, dire “sono gay” e tutto si sarebbe rovesciato, nessuno avrebbe avuto più nulla da ridire sulla casalinga che molla la politica per pensare alla casa e alla famiglia.