Beirut: aereo precipita in mare, 90 persone a bordo
25 Gennaio 2010
di redazione
Tragedia aerea sui cieli del Libano. Un Boeing 737 della Ethiopian Airlines partito dall’aeroporto di Beirut e diretto verso la capitale etiope, Addis Abeba, è precipitato in mare con 91 persone a bordo, 82 passeggeri e 9 membri di equipaggio.
Fonti aeroportuali hanno riferito che il volo Et-409, decollato intorno alle 2,30 ora locale (le 3,30 in Italia), ha perso i contatti con la torre di controllo 45 minuti dopo il decollo e si è inabissato nel mar Mediterraneo al largo della costa. Le fonti riferiscono di aver avvistato una palla di fuoco in mezzo al mare e i soccorritori starebbero cercando di raggiungere l’area del disastro alla ricerca di eventuali superstiti. La polizia esclude che si sia trattato di un attentato terroristico e il disastro sarebbe avvenuto con tutta probabilità a causa del maltempo. Al momento del decollo su Beirut era in corso un forte temporale con pioggia battente e fulmini.
Parlando in una conferenza stampa congiunta col ministro dei trasporti Ghazi Aridi – che, arrivato in aeroporto per verificare la situazione, ha riferito ai cronisti che "il tempo era sicuramente pessimo e l’aereo è precipitato circa due miglia (3,5 chilometri ndr) al largo della costa" -, il presidente libanese Michel Suleiman ha anche assicurato che le forze armate libanesi stanno lavorando assieme all’Unifil, la missione Onu schierata nel sud del Libano, per cercare di portare in salvo eventuali superstiti. Fino ad ora, secondo quanto riferito dai media locali, sono stati recuperati cinque corpi senza vita. Degli 82 passeggeri nella lista, 54 sono libanesi, 22 etiopici, un iracheno e un siriano, oltre ad altri cinque libanesi con passaporti rispettivamente canadese, russo, francese e britannico. A bordo dell’aereo c’era anche la moglie dell’ambasciatore di Francia in Libano, dove è stato poco fa decretato lutto nazionale.