Belgio. Crisi di Governo: scontro tra fiamminghi e francofoni
22 Aprile 2010
di redazione
Il primo ministro belga Yves Leterme si è dimesso: è crisi di Governo. Il premier ha convocato un Consiglio dei ministri d’urgenza per ufficializzare le proprie dimissioni prima di comunicarle al re Alberto II.
"Non esiste altra via d’uscita che le dimissioni del Governo", ha annunciato il ministro delle Finanze belga, Didier Reynders, aggiungendo di "deplorare" la decisione, lanciando un appello "per evitare che il Paese affondi in una crisi".
Nella colazione di governo sono alleati due partiti fiamminghi, i liberali e i cristiano-democratici e tre francofoni, liberali, cristiano-sociali e socialisti. Fra questi sono nati dei contrasti a causa di divergenze linguistiche tra fiamminghi e francofoni. A determinare la crisi è stata la presa di posizione del partito liberale fiammingo Open Vvd che, nella notte, ha annunciato l’intenzione di lasciare il governo. In un comunicato l’Open Vld ha denunciato "la rottura delle fiducia" interna alla maggioranza per la mancata individuazione di "una soluzione negoziata" delle querelle relativa alla ridefinizione dei diritti linguistici dei francofoni residenti nella periferia fiamminga di Bruxelles.