Belgio. Processo a 8 terroristi di Al-Qaida: misure eccezionali in tribunale
29 Marzo 2010
di redazione
Misure di sicurezza eccezionali sono state prese al palazzo di giustizia di Bruxelles, dove è ripreso oggi il processo contro otto presunti affiliati di Al-Qaida, tra cui Malika El Around, la marocchina considerata l’ispiratrice della Jihad propugnata attraverso il web.
Il palazzo di giustizia è stato circondato con cavalli di frisia, veicoli blindati e forze speciali in tenuta anti-sommossa, in seguito a un rapporto dell’intelligence belga sui rischi accresciuti di un attacco al tribunale per fare evadere gli imputati. Secondo questa informativa, "persone pesantemente armate si preparano ad un attacco per fare evadere" Malika El Aroud e gli altri sette imputati.
Le informazioni sono state valutate "molto serie" e il livello di allarme è salito a 3, su una scala di 4. All’interno del palazzo, il processo per ora prosegue normalmente: oggi l’avvocato di Malika ha chiesto la sua assoluzione. Per la donna, 50 anni, di origine marocchina, vedova di uno dei due kamikaze che uccisero in Afghanistan il comandante Massud, il Pm ha chiesto invece una pena di otto anni, ritenendola colpevole di avere fatto reclutamento per Al Qaida usando il web.
Nel corso del processo è comparsa per la prima volta senza il copricapo islamico, perchè la corte non le ha consentito di indossarlo.