Bello e bravo, Zingales avrebbe il “quid” per sfidare Renzi

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Bello e bravo, Zingales avrebbe il “quid” per sfidare Renzi

10 Marzo 2013

di Ronin

Ci aspetta un governicchio di pochi mesi e poi nuove elezioni evocate da Matteo Renzi, che scende in campo chiedendo le Primarie al Pd e sfidando i grillini sul terreno a loro più congeniale, via i contributi ai partiti e nessun inciucio con i 5 Stelle. Se pure lastricata di sgambetti, la strada di Renzi continua ad apparire quella vincente per i Democrats. Il Pdl per ora tiene botta. Non deve farsi tagliare fuori dalla partita sugli incarichi istituzionali durante l’interregno decisivo per la riforma elettorale. E sul breve periodo farò quadrato intorno a Silvio Berlusconi assediato dalle "visite fiscali" della magistratura di Milano.

Si annunciano gesti eclatanti, qualcuno lancia l’idea di "Occupy CSM" e fior di costituzionalisti difendono il diritto del Pdl a manifestare in piazza. Ma in un clima ininterrotto di campagna elettorale bisogna prepararsi a fronteggiare l’accusa più probabile che pioverà sulla Coalizione di Centrodestra dal Grande Rottamatore: il rinnovamento delle classi dirigenti uscite malconce dalla Seconda Repubblica, se vogliono continuare a esistere e non farsi spazzare via da Grillo. Nel Pdl c’è Angelino Alfano, il segretario giovane e capace che fino all’ultimo è stato fedele a Berlusconi, reggendo l’impatto mediatico dell’ultima campagna elettorale. Nel partito ci sono altri volti noti, rispettati ed utilissimi. E va bene. Ma bisogna sparigliare le carte nel Centrodestra per un nuovo exploit, sfoderare un asso dalla manica dotato del giusto "quid" necessario a rinverdire i fasti della "discesa in campo" del ’94.

Un nome che circola (poco) è quello di Luigi Zingales. Non solo perché parliamo di un professore che insegna in America ed è stato giudicato uno dei cento pensatori più influenti al mondo da "Foreign Policy"  (Zingales non è tra quegli intellettuali lagnosi e afflitti dalla sindrome dell’appello quotidiano),  ma soprattutto perché si tratta di un uomo intelligente, sexy, con un carisma da genietto del MIT che bucherebbe lo schermo. Se per vincere le elezioni vale ancora il detto "it’s economy, stupid", Zingales potrebbe sbranare Renzi in materia.

Ragioniamo per assurdo, naturalmente, visto che Zingales, vuoi per mantenere la fama da duro e puro che si è fatto in giro per il mondo, vuoi per dragare voti verso Fare-Fermare il declino, non ha lesinato critiche severe al Cav. "Le politiche di Berlusconi hanno devastato l’Italia", ha scritto sul WSJ, evidenziando dati alla mano il peggioramento del rapporto tra debito e Pil, l’aumento delle tasse e la mancanza di competitività degli ultimi 11 anni, 8 dei quali trascorsi sotto i governi di Centrodestra. Diciamo però che da un esperto di tal rango potevamo aspettarci qualche altro cenno sulla guerra del debito scoppiata in Europa o delle riflessioni storiche più approfondite sulla debolezza cronica dei governi italiani da sempre preda delle loro maggioranze, anche quando sembrano bulgare.

Zingales ha in ogni caso ammesso che in Italia ci sono poche alternative al Giaguaro. Sempre sul WSJ, sottolineva come da una parte ci fosse Monti, "che ha promesso tagli alle tasse e non ha mantenuto le riforme approvate, formando un’alleanza con alcuni dei peggiori personaggi dello zoo politico italiano", dall’altra Bersani, che le tasse e la burocrazia non ha né la storia né la volontà per dominarle (sarà per questo che Zingales accettò l’invito alla Leopolda fatto da Renzi). "Almeno Berlusconi parla ancora di tagli alle tasse", insomma, constatazione che spiega come mai alla fine tanti italiani si fidano di lui.

Aggiungiamo che scoperchiando le marachelle dell’amico Oscar Giannino con una trasparenza assoluta che farebbe invidia ai grillini, Zingales ha offerto un assist formidabile e involontario al Cav. per vincere in Lombardia e riportare a casa gli spezzoni liberali delusi dal Pdl. Possibile che Berlusconi, così colpito da Renzi da lodarlo per la sua operazione di rinnovamento, non abbia fatto un pensierino anche su Zingales?