Berlino aveva avvertito l’Italia già 7mesi fa: “Amri è pericoloso, fermatelo”

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Berlino aveva avvertito l’Italia già 7mesi fa: “Amri è pericoloso, fermatelo”

28 Dicembre 2016

Sembra che la strage ai mercatini di Natale di Berlino avrebbe potuto essere evitata se solo l’avvertimento dato dalla polizia tedesca avesse avuto un seguito. Da quello che emerge dalla tv tedesca, Berlino aveva dato un segnale di allarme già in primavera, in molti altri paesi tra cui l’Italia, nella speranza di identificare e fermare l’islamico colpevole della strage tedesca.

Dal 10 maggio, il suo nome è stato inserito in una lista di potenziali persone su cui vigilare e da tenere a vista proprio perché si temeva il peggio. Ora ci si interroga sul perché la polizia non è stata capace di fermarlo i tempo. Gli inquirenti tedeschi stanno cercando di far luce sul caso scoprendo solo due contatti dell’attentatore. Il primo in Germania e l’altro in Italia. Intanto continuano le indagini.

Gli investigatori italiani, che lavorano a stretto contatto con i colleghi tedeschi, sono giunti a queste certezze: c’è la conferma che la scheda sim trovata in possesso di Amri sia olandese. Ma non esiste alcuna prova che accerti il passaggio di Amri per l’Olanda prima di arrivare a Berlino.  E’ stato però dimostrato che tale scheda è “pulita” (ancora nella sua confezione), mai utilizzata. E non trova neppure conferma, come invece riportato da media olandesi e francesi, che Amri per raggiungere Lione sia partito da Amsterdam utilizzando un bus della linea Flexibus.

L’unico dato certo è che l’uomo a Lione ha comprato un biglietto Tgv per Milano, via Chambery-Torino. Così come è certo che è stato a Bardonecchia, probabilmente per motivi precauzionali. Una volta arrivato a Torino, è sceso per ripartire per Milano da Porta Nuova sul regionale veloce delle ore 22:54.