Berlusconi aiuta la Russia per i mondiali per un buon motivo…
03 Dicembre 2010
di redazione
L’assegnazione dei mondiali di calcio del 2018 alla Russia ha fatto scalpore. Berlusconi ha rivendicato per l’Italia una piccola parte del merito, ma è stato subito liquidato come un guascone, con la solita fretta tutta italiana. Senza considerare altri fattori da prendere in esame, come le prospettive per il nostro paese.
Il presidente del Consiglio ha sottolineato oggi da Sochi il ruolo che avrebbe avuto l’Italia nella vittoria del paese di Medvedev e Putin: “Una piccola parte del merito spetta anche a noi, abbiamo lavorato con la Russia anche cercando di convincere i nostri amici”. Prima di tutto, una frase innocente, al contrario di chi già suggerisce il termine “corruzione”. In secondo luogo, il riferimento potrebbe non essere all’immediato ma più a lungo termine.
Un primo indizio riguarda gli accordi tra Ue e Russia. I tifosi potranno infatti arrivare in Russia senza il visto d’ingresso, come hanno già fatto sapere dal dipartimento consolare del ministero degli Esteri russo. La legislazione russa prevede la possibilità di entrare nel Paese senza visto d’ingresso per i cittadini stranieri che assistono ad eventi internazionali ma tuttavia è necessario un decreto presidenziale che serve a regolamentare queste eccezioni.
Sicuramente il decreto non tarderà ad arrivare ma rappresenta solo un primo passo, il vero obiettivo è un altro. Il nostro premier si è spinto oltre, chiedendo “l’abolizione totale dei visti tra cittadini dell’Unione europea e della federazione Russa”. Si tratta in sostanza di una richiesta informale che porterà in un prossimo futuro a delle trattative ufficiali.
Infine, va contestualizzata la frase. Pronunciata in una conferenza stampa ufficiale, con il sorriso sulle labbra e con il successivo riferimento al calcio giocato: “Nel calcio il 50% è tecnica e qualità e il 50% arbitri e fortuna, per questo nessuno può dire quale può essere l’esito” di un incontro tra le nazionali italiana e russa.
Ci piace il modo leggero che ha scelto il premier per complimentarci con la Russia, ma per accontentare i dietrologisti italiani facciamo nostra un’indiscrezione di Mau.Dech apparsa sul sito Spinoza.it, secondo cui “Mondiale 2018 alla Russia, 2022 al Qatar e 2026 alla Calabria. (Gas, petrolio, eolico)”. Tutto sommato un buon investimento per il nostro paese, alla faccia degli scettici.