Berlusconi annuncia: “In caso di vittoria aboliremo l’Imu”. Ma si candida?
17 Settembre 2012
di E.D.V.
Un’intervista a tutto campo, quella rilasciata da Silvio Berlusconi domenica scorsa al direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti nel corso della crociera, sulla "Msc Divina" Bari-Venezia, organizzata per i lettori del quotidiano di Via Negri.
Molti i temi trattati dall’ex premier: da Matteo Renzi a Beppe Grillo, dall’Imu alla sua – ancora non certa, ndr – candidatura alle elezioni della primavera del 2013, a causa, come affermato dallo stesso Cav., dell’incertezza sulla legge elettorale. E ancora, politica estera. Europea in particolar modo: il (funesto) predominio in ambito comunitario del fu asse franco-tedesco, fino all’harakiri elettorale di Nicolas Sarkozy del maggio scorso, nonché i ripetuti nein della Germania affinché “la Bce batta moneta” e diventi prestatore d’ultima istanza, come la Fed negli Usa.
Ma andiamo con ordine. Affaire Renzi, in primis, e relativa candidatura del primo cittadino di Firenze alle primarie del centro-sinistra. “Renzi porta avanti le nostre idee, sotto le insegne del Pd, gli faccio i miei auguri. Se vince le primarie si verifica un miracolo: il Pd diventa finalmente un partito socialdemocratico”. Considerato da La Repubblica alla stregua di un vero e proprio “bacio della morte”, in molti, invece, considerano l’endorsement berlusconiano nei confronti del primo cittadino del capoluogo toscano come un tentativo, neanche troppo celato, di spaccare in due il Pd e polarizzare il voto degli elettori democratici su Pier Luigi Bersani, più malleabile e affrontabile in chiave berlusconiana.
Su Beppe Grillo, invece, il giudizio è lapidario: “E’ uno straordinario attore comico. E’ sempre stato bravissimo. Io l’ho avuto in televisione. Adesso sta facendo esattamente lo stesso mestiere che faceva prima. Ha qualcuno che gli scrive un copione e lui recita con un’adesione totale al copione in tutte le città d’Italia”. Ovvero, facile raccogliere il consenso, altro conto è “amministrare un paese o una città”.
E poi, largo ai progetti, alle promesse in caso di vittoria del Pdl alle prossime politiche: “Aboliremo l’Imu. La casa è il pilastro su cui ogni famiglia fonda il suo futuro”. E “le tasse sono troppo alte e frenano la crescita. Ancora: “senza l’abbassamento della pressione fiscale non si esce dalla recessione”. Infine, una bordata contro il Fiscal Compact, le cui “norme impediscono – anch’esse – la crescita”.
Il quesito, però, non può che sorgere spontaneo: si candida o non si candida? Come già paventato in precedenza, dipenderà dalle regole elettorali in vigore al momento del voto. In questo senso, è il segretario del Pdl Angelino Alfano – dal palco di Atreju, la festa nazionale dei giovani del Pdl – ad aver annunciato l’approvazione delle modifiche al “Porcellum” entro il 10 ottobre prossimo. Solo allora, con ogni probabilità, verrà sciolta la riserva e conosceremo se Silvio Berlusconi sarà, per la sesta volta dal 1994 ad oggi, candidato premier del centro-destra.