Berlusconi avrebbe dovuto dire solo due parole: forza Italia!
15 Luglio 2011
Berlusconi ha oggi spiegato il motivo del suo lungo silenzio e della sua assenza dalle scene. Presentandosi alla Camera nel giorno del voto di fiducia sulla manovra il presidente del Consiglio ha detto che ha preferito non parlare perché, dopo la sentenza sul lodo Mondadori, quello che avrebbe detto non sarebbe piaciuto ai mercati e avrebbe destabilizzato il clima bipartisan necessario alla rapida approvazione della legge finanziaria.
E’ una spiegazione credibile e sincera ma insufficiente. Molti hanno scritto che Berlusconi era amareggiato e depresso per la sentenza che lo costringe a pagare 560 milioni di euro al suo più diretto avversario politico-editoriale. E lo si può certamente comprendere. Se dunque il suo istinto gli suggeriva di fare fuoco e fiamme contro la giustizia italiana e contro l’opposizione che festeggiava la sua sconfitta in tribunale, ha fatto bene a trattenersi. Ma questo non giustifica la sua scomparsa dalla scena istituzionale e il suo silenzio su quello che l’Italia sta attraversando in questi giorni di travaglio sui mercati internazionali. Che Berlusconi abbia deciso di tacere sulle sue sorti processuali e abbia messo la sordina alla sua ira contro una sentenza che include certamente una tara politica, è apprezzabile ma questo compone solo la metà del suo dovere verso il paese che si trova a governare.
L’altra metà avrebbe richiesto il presidente del consiglio in prima linea, vestito d’ottimismo e di sorrisi, pronto a rassicurare gli italiani che la guida del paese è in mani attive e sicure e non paralizzate dallo sconforto dal risentimento. Berlusconi avrebbe dovuto non solo spendersi per far approvare la manovra, come oggi ha dichiarato di aver fatto, ma anche farsi vedere e sentire nell’atto di farlo.
Sono proprio momenti come quelli che l’Italia sta passando che avrebbero bisogno del Berlusconi al suo meglio, del trascinatore, del venditore di sogni, dell’uomo del fare, e se volete anche del ghe pensi mi…
Quello stesso Berlusconi che gli italiani hanno scelto per 16 anni contro i politici boriosi e penitenziali che per anni avevano dominato la scena. Invece il Cav. si è fatto imprigionare dal malumore e dalle paure, preferendo le retrovie alla ribalta che è invece il suo luogo d’elezione. La Grecia, mai tanto evocata dai tempi di Pericle, è arrivata al punto in cui è certamente anche per i suoi errori e il disastro dei suoi conti, ma anche perché la politica non ha saputo mandare un messaggio limpido ai cittadini, si è coperta il volto, ha preferito il silenzio. In fondo Berlusconi non doveva dire molto.
Bastava pronunciasse un paio di parole che dovrebbe conoscere bene. Bastava dicesse con un sorriso e un po’ di passione: forza Italia!