Berlusconi: “Bertolaso non si tocca”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Berlusconi: “Bertolaso non si tocca”

24 Marzo 2016

«Se mi sento pugnalato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni? No. E poi sono come Batman, ho la corazza», così Silvio Berlusconi  irrompe nella campagna elettorale romana partendo dal comitato elettorale di Guido Bertolaso, sull’Aurelia Antica, per ribadire il suo sostegno alla candidatura dell’ex capo della Protezione civile.

 

E aggiunge: «L’ipotesi di un ticket tra Guido e la Meloni? Non l’abbiamo mai considerata, ma ci sono altre possibilità verso altri candidati… Se Bertolaso fosse in grande vantaggio nei sondaggi potrebbero esserci dei cambiamenti». Significa che né Marchini né la Meloni possono andare al ballottaggio? «No, nessuno dei due». Contrario al ticket anche Bertolaso: «Non esiste, tutti questi balletti sono una situazione ridicola e imbarazzante. E poi per fare cosa, il city manager? Ma quella è una figura che esegue solo gli indirizzi politici del sindaco. E se gli input sono sbagliati, il manager ha solo due possibilità: obbedire oppure andarsene. Ecco, io me ne andrei dopo 24 ore…». 

 

Bertolaso, per l’ex premier, ribadisce a Radio Cusano Campus: «la più grande opportunità  che Roma abbia avuto dal dopoguerra a oggi. È il nostro Rudolph Giuliani (ex sindaco di New York, ndr), e sono sicuro che saprà risolvere i giganteschi problemi della nostra capitale». Il confronto con gli altri candidati? «Da 10 a 1. Lui è un campione del fare, gli altri sono campioni del bla bla bla. E a Roma serve una guida eccezionale, non uno dei chiacchieroni della politica».

 

Il dato più reale che c’è al momento è che il centrodestra, così diviso, sembra essere il migliore alleato non solo di Matteo Renzi, ma anche del Movimento Cinque Stelle. Ma Berlusconi non ci sta a simili illazioni: «Io alleato di Renzi? Nessuno ha dato un giudizio più negativo del mio sul governo. Siamo in una situazione di democrazia sospesa, questo è il terzo governo non votato dagli italiani, che si sostiene su 60 senatori eletti nel centrodestra. Non è solo un governo abusivo, ma anche illegittimo, che calpesta la sovranità del popolo. Cosa devo dire di più? Questo governo cambia la legge elettorale e la costituzione: si chiama regime. Poi però il diavolo fa pentole ma non i coperchi e il Pd è sceso nei sondaggi, mentre Cinque Stelle è salito. Loro vanno in tivù, si fanno fare le domande che vogliono loro…».

 

E ne ha anche per il Movimento 5 Stelle a proposito di una possibilità di vittoria: «Macché, sarebbe una catastrofe: è un partito di fancazzisti con infiltrazioni, ma qui relata refero, di magistrati e docenti di sinistra. Un partito senza nessuna cultura di governo, pauperista, giustizialista. Una loro vittoria la temo molto per il mio Paese, i miei figli, i miei nipoti». E quanto a Verdini e al suo appoggio al governo: «Non ho rancori nei confronti di nessuno, ma penso che chi è eletto con una parte politica non possa tradire il voto degli elettori . Con Verdini abbiamo avuto idee non compatibili, lui voleva appoggiare Renzi, ci sono stati disaccordi di base».