Berlusconi con Marchini all’Ergife, “Comunali sfratto per Renzi, larghe intese e poi voto”

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Berlusconi con Marchini all’Ergife, “Comunali sfratto per Renzi, larghe intese e poi voto”

11 Maggio 2016

Per Silvio Berlusconi le elezioni comunali sono un “avviso di sfratto al governo di Matteo Renzi”. L’inizio di un percorso che, passando dalla vittoria del ‘no’ al referendum d’ottobre, dovrebbe portare a un governo di “larghe intese” prima del voto.

Berlusconi all’hotel Ergife incorona Alfio Marchini candidato sindaco di Roma, continua ad affiancargli Guido Bertolaso, ma soprattutto rilancia un programma di centrodestra su scala nazionale. Marchini parla di Bertolaso, “l’ho definito Zorro ma e’ una persona coraggiosa”, esclude qualsiasi aspirazione alla leadership nazionale, lancia il voto utile (“votare per Giachetti vuol dire votare Raggi”).

Per Marchini quella di Berlusconi non è stata “una scelta di rottura” del centrodestra ma “una risposta al populismo dilagante”. 

Parla anche Bertolaso che si chiede: “Quanti politici sanno anteporre ai propri interessi il bene comune? Io l’ho fatto mettendo davanti l’interesse dei romani”. “Bertolaso” resterà “in campo per risollevare Roma dal degrado”, assicura Berlusconi, anche in caso di vittoria di Marchini al Campidoglio.

Poi Berlusconi sintetizza il suo programma di rifome: “meno tasse, meno Stato, meno Europa”. Riforma della giustizia, chiusura di Equitalia, esenzione fiscale per i redditi fino a 12mila euro. L’ex premier ricorda la “nostra rivoluzione liberale” ma non parla dello scontro a Roma con Salvini e Meloni.

Le riforme di Renzi, secondo Berlusconi, “portano a un regime. Renzi non solo governa appoggiandosi su 60 senatori traditori ma si forma un vestito su misura per se'”, attacca l’ex Cavaliere definendo le amministrative “un avviso di sfratto a un governo non democratico”, inizio di un sentiero che, “con la vittoria del ‘no’ al referendum” portera’ “alla riforma della Costituzione attraverso un governo di unita’ nazionale”.