Berlusconi: “Crisi di governo solo rinviata”

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Berlusconi: “Crisi di governo solo rinviata”

16 Novembre 2007

Il leader dell’opposizione Silvio Berlusconi dice di essere riuscito a far
“implodere” la maggioranza e che – anche dopo l’approvazione ieri sera in
Senato della Finanziaria – la crisi di governo è solo rinviata.

“Non ho mai parlato di spallata, ma di implosione del centrosinistra”, ha
detto Berlusconi. “E l’implosione c’è stata: due formazioni della maggioranza
[i Liberaldemocratici di Lamberto Dini e l’Unione democratica di Willer Bordon]
hanno annunciato di non farne più parte”.

“La crisi di governo è solo rinviata, la maggioranza non c’è più”, ha
proseguito. “Si può prevedere che al Senato, al prossimo provvedimento
presentato dal governo, non ci sarà la maggioranza che lo approverà, e il
governo cadrà”.

Berlusconi, dopo aver ricordato la raccolta firme organizzata da Forza Italia
in questo fine settimana per chiedere nuove elezioni, ha detto di sperare che
“si torni alle urne entro il 2008”.

E a proposito della situazione nel centrodestra dopo l’approvazione della
Finanziaria, dichiara che “non deve cambiare niente. L’unità del centrodestra è
necessaria e tutti i leader ne sono consapevoli”.

Alla richiesta di un commento alla lettera aperta che il leader di An
Gianfranco Fini gli ha inviato oggi dalle pagine del Corriere della Sera,
chiedendo che il centrodestra volti pagina e cambi e lavori per la riforma della
legge elettorale, Berlusconi accenna solo: “Se ci sono nuove idee che finora
sono mancate io sono pronto a prenderle in considerazione”.

“L’unico che si è dato da fare sono io. Credo di esserci riuscito a far
implodere la maggioranza. Finora l’unico che si è mobilitato per dare voce alla
volontà degli italiani sono io”.

Per il leader di Fi non è nemmeno così necessario cambiare la legge
elettorale. “Serve solo una modifica che cambi l’attribuzione del premio di
maggioranza da regionale a nazionale in Senato”, ha detto. “Ma questa legge alla
Camera ha funzionato bene”.

Berlusconi boccia infine l’ipotesi di un governo istituzionale, per portare a
termine alcune riforme fondamentali. “E’ solo un espediente per rinviare il
ricorso al giudizio degli elettori”.