Berlusconi è ancora il premier, alla NATO lo sanno?
16 Novembre 2010
Date un’occhiata ai partecipanti del summit NATO di Lisbona del 18 e 19 novembre sul sito internet ufficiale dell’evento. C’è almeno mezzo mondo che conta in una sola pagina web: Capi di Stato e di Governo, Ministri degli Esteri e della Difesa, i massimi rappresentanti dei 28 Paesi dell’Alleanza Atlantica e dei suoi numerosi partner internazionali.
Nomi e cognomi dei leader non sono esplicitati, ma per scoprirne le generalità basta fare un clic sul collegamento attivo che conduce direttamente all’homepage dell’incarico istituzionale da ognuno ricoperto. Ora, ci siamo accorti che, tra i tanti, l’unico link a non funzionare correttamente è quello riguardante il Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi. Una semplice dimenticanza? Un errore? Può anche darsi, ma a lume di naso, e lungi da ogni dietrologia o complottismo, riteniamo di no.
Ci sembra piuttosto il riproporsi di quell’antiberlusconismo internazionale che in altre forme aveva già colpito in importanti occasioni passate e oggi torna a colpire non solo la figura di Berlusconi ma quella dell’Italia. E cioè di una delle Nazioni fondatrici dell’Alleanza, tra le più attive nel mantenimento della sicurezza internazionale ed euro-atlantica.
C’è infatti un vago sentore di generale pregiudizio anti-italiota che di ciò non rende affatto merito e che oltretutto ignora che è proprio grazie a Berlusconi, sia in qualità di primo ministro che di leader dell’opposizione, che l’Italia finora ha tenuto fede agli oneri e alle responsabilità di Paese membro della NATO, dal Kosovo all’Afghanistan. Saremmo pertanto grati agli organizzatori portoghesi se volessero dissipare ogni dubbio sul loro coinvolgimento nei cascami internazionali della messinscena politica italiana, ripristinando i corretti collegamenti internautici che vogliono Silvio Berlusconi ancora alla guida del governo italiano.