Berlusconi e Putin s’incontrano sull’Alitalia
18 Aprile 2008
Vladimir Putin è stato ospite di Silvio Berlusconi in
Sardegna, e in una atmosfera decisamente molto cordiale i due premier in
pectore hanno discusso i principali temi che interessano
le relazioni italo-russe.
Nella conferenza stampa congiunta, Berlusconi ha dichiarato:
“Abbiamo messo a fuoco tutte le possibilità di relazioni con la Federazione
russa”. Con l’occhio principalmente rivolto all’economia,
all’import-export con Mosca e al fabbisogno energetico italiano, il leader del
Pdl ha aggiunto che l’Italia “è il secondo partner per quanto riguarda le
importazioni dalla Russia e solo il settimo per le esportazioni. Ci piacerebbe
progredire in classifica”. Oggetto dei colloqui
anche la questione Alitalia, ora che il cambio a Palazzo Chigi riapre le prospettive per cordate alternative
ad Air France, italiane e non, per entrare nella compagnia di bandiera. La
compagnia russa Aeroflot in particolare sembra interessata a riprendere i
contatti interrotti negli ultimi mesi.
Le preoccupazioni per il saldo economico della bilancia
commerciale italiana con la Russia sono certamente giuste e legittime da parte
del prossimo capo di governo, specie alla luce del prezzo delle materie prime e
della situazione dell’economia italiana. Occorre ricordare in proposito anche
le importanti relazioni di ENI con il colosso pubblico russo dell’energia
Gazprom, nello sfruttamento dei giacimenti sia in Russia sia – novità recente –
in Libia. Nella formulazione della posizione italiana nei confronti di Mosca,
tuttavia, andrebbe considerata anche l’evoluzione non democratica del sistema
politico russo, e la strategia di politica estera che il Cremlino ha perseguito
negli ultimi anni con il duplice fine di incrementare la dipendenza energetica
dell’Europa dalle forniture russe e di contrastare l’espansione dell’influenza
euro-atlantica nell’ex blocco sovietico.