L’emergenza rifiuti in Campania è finita. Silvio Berlusconi lo aveva già anticipato qualche giorno fa ma lo ha ribadito oggi a Napoli nella conferenza stampa che ha seguito la riunione del Consiglio dei Ministri. La seconda organizzata nel capoluogo campano proprio per dare l’annuncio ufficiale di una crisi che ormai sembra essere alle spalle. In effetti lo stesso premier ha chiarito che l’emergenza non è finita, ma “è finita la fase drammatica dell’emergenza, ora comincia un’altra fase che è sempre di emergenza e che prevede la messa a regime di tutto il sistema dei rifiuti con la realizzazione dei termovalorizzatori”. Parole chiare e misurate che però non nascondono la soddisfazione per un obiettivo raggiunto: “Ci siamo assunti la responsabilità di fare ciò che nessuno aveva fatto prima: dopo 58 giorni la Campania e Napoli sono tornate ad essere luoghi puliti ed ordinati, senza il disastro che ha rovinato la nostra immagine nel mondo”.
Un intervento che per Berlusconi ha soprattutto il significato che “qui in Campania lo Stato è tornato a fare lo Stato. E’ tornato ad usare la forza dell’autorità”. Accanto al premier alcuni dei protagonisti di questi due mesi di lavoro: dal sottosegretario all’emergenza rifiuti, Guido Bertolaso, al ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo per finire al responsabile della Difesa, Ignazio La Russa. A tutti Berlusconi ha rivolto il suo ringraziamento per il lavoro svolto e ricevendo dallo stesso La Russa un “sei stato bravissimo”. Congratulazioni sono giunte anche dal ministro Umberto Bossi, come ha raccontato Berlusconi, al quale il leader del Carroccio avrebbe chiamato per fare i suoi complimenti. E commenti positivi sono arrivati anche da un altro ministro leghista, Roberto Calderoli, che però non era a Napoli ed il quale si è detto “contento che tutti siano contenti a proposito della questione dei rifiuti a Napoli. Viene da dire: quando al Governo c’è la Lega tutto si risolve. Anche l’emergenza di Napoli”. Gesti che sono serviti allo stesso Berlusconi per chiarire che “non è vero quello che si legge della Lega” sull’emergenza rifiuti. La Lega partecipa a questa nostra operazione: il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha dato tutta la sua collaborazione”.
Felicitazioni a parte adesso è il momento di guardare avanti e lo stesso premier ha indicato i prossimi passi. Già ad agosto infatti inizierà una grande campagna per “l’educazione civica di base” alla raccolta differenziata, grazie “a migliaia di volontari da tutta Italia” e con il sostegno della Chiesa. Un aspetto quello dell’educazione civica che Berlusconi ritiene essenziale per contrastare efficacemente il problema rifiuti. Ed a proposito ha riportato l’esempio della città di Tokyo, dove è stato recentemente per il G8: “Tokyo ha oltre 13 milioni di abitanti e non c’è neppure un mozzicone di sigaretta o una carta di caramella per strada. Seguiamo quell’esempio: da Napoli parta una campagna per città più ordinate e pulite”. Da qui l’appello perché “a Napoli ed in Campania si deve aprire una nuova era di decoro”. Non solo però educazione civica, di questo ne è consapevole anche lo stesso Berlusconi che infatti ha chiarito che la realizzazione dei termovalorizzatori è la risposta finale alla crisi: “L’emergenza in Campania continua e finirà solo quando entreranno in funzione i quattro termovalorizzatori”. E sui tempi abbozza anche una previsione: “I tempi per uscire dall’emergenza sono previsti in tre anni, ma noi speriamo di farcela in due”.
Intanto una data è certa, e cioè quella dell’apertura del termovalorizzatore di Acerra che come ha annunciato lo stesso Berlusconi “a gennaio entrerà in funzione la prima fase” dello stabilimento. Il che per il premier significa anche mettere fine alla costante sostituzione dell’autorità centrale a quella locale: “Questa situazione di sostituzione centrale dalle autorità locali è però soltanto temporanea. Devono tornare a rispondere i Comuni”. In questo senso il Cavaliere ha anche spiegato di aver inviato una lettera ai primi cittadini dei Comuni napoletani invitandoli appunto al controllo del territorio: “Come buon padre di famiglia non esiteremo a commissariare quei comuni che non procedono in maniera corretta allo smaltimento dei rifiuti e alla raccolta differenziata”. E proprio riguardo le autorità da un lato Berlusconi ha sottolineato la ferma volontà di “investigare” visto che “ancora oggi non sono chiare le cause dell’emergenza che si poteva e si doveva evitare”; dall’altro però ha ringraziato “le autorità locali di Napoli e della Regione” con cui “c’è stata una collaborazione veramente efficace”.
Clima di collaborazione che è confermato dalla firma avvenuta poco prima della riunione del consiglio dei ministri di un accordo di programma strategico tra il governo e la regione Campania. Accordo finalizzato alla realizzazione di interventi di compensazione ambientale e bonifica nei 37 Comuni interessati da discariche, impianti di termovalorizzazione, siti per lo stoccaggio provvisorio delle ecoballe, impianti per la produzione di combustibile da rifiuti e impianti dismessi per la gestione dei rifiuti. In tutto saranno stanziati 526 milioni di euro, grazie ad un cofinanziamento del ministero dell’Ambiente e della regione. Intanto però vanno avanti le proteste dei cittadini con un gruppo di manifestanti dei comitati contro l’apertura della discarica di Chiaiano che ha occupato l’autostrada A3 Napoli-Salerno. Disagi che però non offuscano il grande risultato politico e di immagine ottenuto dal Cavaliere. A tal punto che scherzando Berlusconi azzarda: “Se ci fossero le elezioni in Campania, dovremmo vincere noi con il 100 per cento dei voti. Questo quando gli strumenti della democrazia consentiranno il voto dei cittadini napoletani, campani ed italiani”. Strumenti poi non tanto lontani nel tempo visto che i campani avranno già nella primavera del 2009 la possibilità di scegliere il sostituto di Antonio Bassolino. Quello di certo sarà il primo vero banco di prova per la nuova Campania.