Berlusconi incorona Galli: comincia la corsa per Palazzo Vecchio
18 Marzo 2009
“E’ una bella giornata per Firenze”, dice il coordinatore nazionale di Forza Italia Denis Verdini. “E’ stata una bella chiacchierata”, gli fa eco Giovanni Galli. Escono insieme da Palazzo Grazioli dopo il faccia a faccia con Silvio Berlusconi sulla battaglia per Firenze.
Un vertice durato mezzora nel quale sono stati affrontati i temi centrali della sfida elettorale che nella roccaforte rossa il Pdl vuole vincere. Il sigillo del premier, di fatto, ufficializza la candidatura a sindaco dell’ex portiere del Milan e della Fiorentina ed apre la campagna elettorale in riva d’Arno. Competizione apertissima con il candidato sindaco del centrosinistra Matteo Renzi (Pd) che non a caso di fronte all’ipotesi Galli come suo competitor ha considerato realistica la prospettiva del ballottaggio.
Da Berlusconi Giovanni Galli ha ottenuto garanzie per avviare azioni per “un futuro migliore per Firenze”. Lo fa capire quando parla di un incontro “molto operativo”. “Abbiamo discusso delle condizioni in cui si trova oggi Firenze e delle mie idee per renderla finalmente di nuovo una città all’altezza dei suoi cittadini e della sua storia. Il Presidente del Consiglio da imprenditore e da uomo concreto, si è messo subito al lavoro con me per avviare una serie di riunioni con i ministri competenti per definire le scelte necessarie per intervenire con efficacia sulla soluzione dei problemi di Firenze con una collaborazione fattiva tra Comune e Governo, che le amministrazioni comunali e provinciali fino ad oggi non hanno mai saputo e voluto realmente portare avanti, con qualsiasi Governo ci sia stato”.
Garanzie che l’ex portiere della Nazionale attendeva dal premier e che ora si potrebbero tradurre in un’azione sinergica tra Roma e Firenze per affrontare e risolvere i tanti problemi lasciati aperti (e i tanti errori) dalla giunta Domenici nei suoi nove anni di governo cittadino.
Garanzie che confermano l’attenzione dell’esecutivo e dei vertici nazionali del Pdl verso una sfida elettorale che ha già assunto i connotati di sfida nazionale. Come in Abruzzo, come in Sardegna.
“Ci siamo salutati con affetto e il presidente Berlusconi mi ha fatto un grande in bocca al lupo. Alla fine della campagna elettorale, grazie al progetto che costruiremo con i cittadini, la città riceverà davvero una risposta ai suoi problemi di oggi e una prospettiva seria per il suo domani”, spiega Galli mentre con Verdini lascia Palazzo Grazioli.
Ma la sua giornata romana non è finita: l’agenda di lavoro prevede una sequela di riunioni per avviare la macchina elettorale: programma, campagna elettorale, incontri con i fiorentini. Non c’è tempo da perdere: la partita per PalazzoVecchio è iniziata.