Berlusconi: Italicum a rischio costituzionalità e Senato così non lo votiamo
25 Aprile 2014
di redazione
Silvio Berlusconi, ospite a Porta a Porta, traccia la road map di Forza Italia. In poco più di un mese, dice, "se riuscirò nelle poche apparizioni a toccare il cuore dei moderati e il loro interesse potremmo riavere voti del 2008 e penso che supereremmo il 25%". Per le politiche, Berlusconi pensa di "superare il 36%", definendo "un miracolo" il fatto che Fi viena data al "20%" (in realtà gli ultimi sondaggi sono sotto il 20), "dopo quello che è successo con l’uscita di Ncd e Fdi". In ogni caso, per Berlusconi è la sua mancanza dal centro della scena politica a impedire risultati maggiori. Il leader di Fi attacca la abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, una legge "inventata dalla sinistra". Insomma, lui non potrà finanziare Fi mentre la sinistra ha "il suo sistema economico interno che sono le cooperative, le case editrici e le feste". Il giudizio su Renzi non è amichevole, gli 80 euro promessi dal premier per Berlusconi è una "mancia elettorale" e il governo fino adesso "non ha portato a casa nulla". Sul Nuovo Centrodestra, Berlusconi afferma: "Non ho fatto un solo tentativo di riconciliazione" con Alfano e il partito. Sulle riforme, il Senato "non è votabile prima ancora che per noi perché non è accettata dal Pd" e aggiunge che non ci sono impegni sulla sua forma elettiva. Sulle sentenze, "non ho nessun dubbio che sia la corte dei diritti uomo che la corte Brescia annulleranno la sentenza".