Berlusconi: “La campagna contro di me è un boomerang per la sinistra”

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Berlusconi: “La campagna contro di me è un boomerang per la sinistra”

30 Maggio 2009

Berlusconi torna in campo con tutte le sue forze per le elezioni europee. "Sono convinto che avremo una grande soddisfazione da queste elezioni: gli ultimi sondaggi ci danno consensi in continua crescita, grazie anche alla campagna elettorale contro di me, che si è trasformata in un boomerang per la sinistra". Lo ha detto il presidente del Consiglio, intervenendo in collegamento telefonico con la Fiera di Vicenza dove è in corso un’iniziativa elettorale a sostegno degli europarlamentari del Pdl Elisabetta Gardini e Sergio Berlato.

In collegamento telefonico con la Fiera di Vicenza, il premier si è detto quindi ottimista sul risultato che il Pdl conseguirà alle prossime elezioni europee: "Se avremo un risultato superiore al 40%, gli ultimi sondaggi possibili ci davano al 43-45% e io sono sicuro che sarà così, avremo la leadership del Ppe e saremo quindi decisivi in Parlamento europeo e potremo anche contare sulla presidenza che verrà assunta dall’attuale vicepresidente Mario Mauro". "E tutto ciò – ha spiegato – grazie alla nascita del Pdl che ci ha dato questa grande opportunità, con la fusione di sette partiti e movimenti".

Il premier non ha voluto perdere l’opportunità di attaccare i giornali che negli ultimi giorni lo hanno messo nel mirino con le tante speculazioni nel caso Noemi: "Tutti i giornali della sinistra fanno da scendiletto al Pd". "Siamo stati attaccati dall’opposizione con una campagna elettorale che ancora una volta si è basata sull’insulto, sull’aggressione personale, sulla giustizia a orologeria, sulle calunnie volgari che ci hanno e soprattutto mi hanno rivolto, sposate in pieno da tutti i giornali della sinistra che fanno da scendiletto al Pd". E’ questo il duro "j’accuse" lanciato dal premier Silvio Berlusconi che non nasconde la sua rabbia.

Il Cav. poi torna sui temi importanti per il Paese: "Noi abbiamo ritenuto che fosse assolutamente importante opporci alla politica delle porte spalancate verso i clandestini messa in campo dal precedente governo – ha spiegato il premier – non è possibile che noi si continui a lasciare entrare in Italia chi non ha documenti, né lavoro né prospettive, perché questo significa alimentare la disperazione e la delinquenza e alimentare un traffico di esseri umani inaccettabile". Il presidente del Consiglio ha quindi assicurato: "Noi non siamo un paese razzista, ma se non controlliamo questo fenomeno, prima o poi avremo una situazione interna conflittuale che non può che esplodere".

Il premier ha ribadito "quindi, la massima fermezza contro i clandestini vuol dire stare dalla parte dei più deboli, sia che siano nostri concittadini sia che siano stranieri che stanno qui". "Noi siamo accoglienti verso chi vuole integrarsi – ha spiegato Berlusconi – assumendo come propri i diritti e i doveri che comporta vivere tra di noi. Mentre, dobbiamo essere assolutamente fermi verso tutti gli altri, anche per difendere la nostra gente che si lamenta e ha ragione di farlo". Il presidente del Consiglio ha aggiunto: "Il decreto sicurezza, recentemente approvato dal Parlamento, è stato voluto da me in prima persona, dal Pdl e dalla Lega Nord e rispetta l’impegno di tutta la maggioranza su un tema che ritengo decisivo per il nostro futuro".

Berlusconi ha parlato anche della scelta di mettersi come capolista per le elezioni europee. "Non volevo essere il candidato bandiera – ha detto Berlusconi – ma mi hanno costretto. Se volete allora scrivete in bella grafia, sulla scheda anche il mio nome: Berlusconi". "Cosa volete – ha detto scherzosamente il premier – la pubblicità è l’anima del commercio. Questa è l’applicazione di una legge che chiamo di mia zia Marina". "Si metteva davanti allo specchio – ha spiegato Berlusconi – indossando un abito e si diceva da sola in milanese ‘Marina come sei bella, Marina come sei bella’. Quando le chiedevo ‘ma zia perché te lo dici da sola?’ Mi rispondeva ‘certo, perché non me lo dice nessuno’".

In un’intervista a Telecamere che andrà in onda domani il premier approfondisce il tema delle europee: "Dobbiamo dare un drizzone a questa Europa che conta sempre meno rispetto a Stati Uniti, Russia e Cina. Oggi l’Europa non è protagonista sulla scena internazionale, non ha una politica estera unica, non ha una politica della difesa comune, non c’è una politica comune sull’ambiente, sull’energia e sull’immigrazione. Per questo sarà fondamentale un’affermazione del Pdl, che i sondaggi danno al 42-43 per cento, mentre il gradimento alla mia persona arriva al 73 per cento".

Berlusconi attacca poi la sinistra, che non parla di Europa in questa campagna elettorale "perché in Europa non sa dove collocarsi". "Per noi è il contrario – prosegue – abbiamo le idee chiare e puntiamo a un risultato per tutelare davvero gli interessi di tutti gli italiani. E anche per questo abbiamo cercato di rinnovare la nostra classe dirigente che ci rappresenterà in Europa, al contrario della sinistra che manda in Europa quelli di cui vuole disfarsi". Berlusconi poi si dirige direttamente agli italiani e chiede loro di non "sprecare il loro voto" dandolo ai partitini che rischiano di non raggiungere il 4 per cento. "Per questo – conclude – in queste prossime elezioni gli italiani pensino bene che dobbiamo andare in Europa con un gruppo forte, non buttino quindi via il voto dandolo a partitini che non raggiungeranno il 4 per cento o se lo supereranno avranno al massimo 3-4 deputati che in Europa non conteranno niente".