Berlusconi: “Nessun governo tecnico”, Prodi “cadrà presto”.

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Berlusconi: “Nessun governo tecnico”, Prodi “cadrà presto”.

18 Novembre 2007

“Un barcarolo va controcorrente” ma stavolta si tratta di Silvio Berlusconi che sventola firme e denari raccolti durante la sua iniziativa di successo da sopra una battello battente bandiera forzista che attraversava ieri il Tevere.
Il leader di Fi ribadisce che non si può sostituire un premier con un altro non eletto dal popolo.

“Sono tre milioni e settecentomila, i cittadini che hanno già apposto la loro firma…quando il governo non ha più la maggioranza…quando…si assiste all’assalto delle caserme…quando solo il 20% degli italiani ha fiducia nel governo…Prodi dovrebbe avere la dignità di dimettersi”. È il messaggio lanciato da Berlusconi dalla prua della sua imbarcazione, da dove poi il Cavaliere si è anche lanciato in un’analisi della situazione politica contingente e della nuova baruffa con i suoi alleati di vecchia data, Fini e Casini. “Le riforme sono una scusa per perdere tempo, per allungare la vita e far galleggiare questo governo…Io sono un bipolarista, ma chi vuole riformare la legge elettorale deve dirmi se vuole mantenere il bipolarismo o andare al proporzionale”.

Infatti il proporzionale viene bocciato perché rappresenterebbe un “ritorno al passato”. Ma il Presidente del Milan non ce l’ha contro Fini, che proprio oggi ha giudicato il ritorno alle urne come uno sbaglio, o Casini, accusati di aver portato acqua alla coalizione prodiana, “è esattamente il contrario, e se è una colpa aver fatto implodere la maggioranza, è una bella colpa”.

Infine Berlusconi non ha paura di rimanere isolato perché, spiega, “Solo io interpreto i desideri della maggioranza degli italiani, seppure rimanessi solo, resterei isolato con tanti italiani”.