Berlusconi non dà spallate, il Pd invece “dà i numeri”
28 Ottobre 2007
di redazione
Il leader di Forza Italia nega di aver mai provato a far cadere il governo di Prodi con “una spallata” termine utilizzato dai giornali che “non mi appartiene”, afferma il Cavaliere.
Nemmeno avrebbe mai tentato di comprarsi i senatori, secondo quanto affermato dai quotidiani nostrani: “Non ho mai messo, anche un solo euro, in un piatto per comprare un senatore”. Ne ha anche per il neonato Partito Democratico, Silvio Berlusconi che afferma, nel corso di un convegno del Partito Liberale europeo a Milano: “Ieri ho visto che il nuovo Pd ha già la sicurezza di avere il 38 per cento dei voti. Ho commentato: mi aspettavo dei numeri, e hanno veramente dato i numeri”.
“Non so come andrà il Partito democratico- continua il leader azzurro- non intervengo in casa d’altri. Aspettiamo e vedremo. Di certo c’è una grande comicità nel vedere qualcuno che è in politica da 35 anni che si presenta come la nuova politica e come tale viene recepito, per esempio da L’Unità. È indice della capacità della sinistra di modificare la realtà”.
Poi Berlusconi se la prende con i comunisti al governo: “Noi siamo l’unico paese occidentale con dei partiti che ancora fanno riferimento all’ortodossia marxista che sono al governo del Paese. In tutti gli atti di questo governo c’è sempre una radice ideologica alla base”.
Ma, d’altra parte- dimostrando di non avere pregiudizi- elogia un comico che si è sempre dichiarato di quantomeno di sinistra, “Crozza, che sta dall’altra parte, è però davvero di una bravura sconfinata. Sto cercando le cassette degli ultimi spettacoli. E anche la parodia che fa di Veltroni è eccezionale”.
Poi, il Cavaliere promette il partito unico di centro destra: “Quello a Fini non era un messaggio, il partito unico è il sogno che intendo realizzare… È un sogno che voglio si trasformi in realtà”.