Berlusconi non vuole un Pdl strumentalizzato dalla stampa
28 Agosto 2013
"In questa situazione di difficoltà per il nostro Paese e di confronto tra le forze politiche, il dibattito all’interno del Popolo della Libertà, che nasce come chiaro segnale di democrazia, viene sempre più spesso alimentato, forzato e strumentalizzato dagli organi di stampa". La nota di Silvio Berlusconi è un altro puntello alle larghe intese, in quella doppia strategia del Cav. che da una parte sta lancia in resta, pronto ad ogni evenienza, anche a rovesciare il tavolo del Governo come sembrava dopo il vertice di Arcore (o meglio la comunicazione che era stata fatta del vertice); dall’altra muoversi con prudenza e circospezione sapendo che le talpe moderate scavano ponti tra gli schieramenti apparentemente l’uno contro l’altro armati. Da qui quelle parole sulle strumentalizzazioni della stampa, se è vero che negli ultimi giorni esponenti di punta del Pdl hanno scelto testate sempre pronte a dar fuoco alle polveri, il Fatto piuttosto che Repubblica, per dichiarazioni al vetriolo. "Invito tutti a non fornire con dichiarazioni e interviste altre occasioni a questa manipolazione continua che alimenta le polemiche e nuoce a quella coesione interna", aggiunge il Cav., "attorno ai nostri ideali e ai nostri valori, che è sempre stata ed è il tratto distintivo del nostro movimento". Che il Governo Letta sia di fronte a un periodo assai travagliato e che spinte trasversali concorrono alla fine di questa esperienza non si può negare, ma forse non è ancora un "Settembre Nero" e la nota di Berlusconi ne è la dimostrazione concreta.