Berlusconi: “Nuova Europa o scomporre l’eurozona”

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Berlusconi: “Nuova Europa o scomporre l’eurozona”

06 Giugno 2013

"O si rimette in moto in forma decisamene espansiva il motore dell’economia, compreso quello finanziario legato alla moneta unica, uscendo dalla paralizzante enfatizzazione della crisi da debito pubblico, oppure le ragioni strategiche della solidarietà nella costruzione europea, dall’unione bancaria a tutto il resto, si esauriscono e si illanguidiscono fino alla rottura dell’equilibrio attuale", è una delle anticipazioni dell’intervista rilasciata da Silvio Berlusconi al quotidiano il Foglio, in edicola venerdì 7. Berlusconi chiede al Governo Letta di "ingaggiare" con autorevolezza "un braccio di ferro" con la Ue, per convincere i Paesi europei, e soprattutto la Germania, a scegliere tra rigore e crescita. Secondo il Cav. l’Italia non può perdere altro "peso e ricchezza", né si può accettare che il nostro Paese venga messo nell’angolo. Braccio di ferro, dunque, oppure "ciascuno deve trovare le proprie soluzioni nazionali o regionali, scomponendo i meccanismi dell’area dell’euro". E’ evidente l’intenzione di Berlusconi di stanare la signora Merkel prima del vertice europeo di giugno, ma nello stesso tempo il Cav. non rinuncia a ipotizzare una "scomposizione" dell’eurozona rubando questa parola d’ordine a Beppe Grillo. "Qui si misura la vitalità di un governo o la sua complicità più o meno consapevole con le forze negative e paralizzanti che premono contro una soluzione effettiva della crisi da recessione", dice Berlusconi incalzando il Governo Letta.