Berlusconi prepara un discorso da un’ora e un quarto per la “sua” piazza
18 Marzo 2010
di redazione
Un’ora e un quarto di discorso a braccio. Così il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi chiuderà il comizio di sabato a Roma.
Lo hanno annunciato questa mattina i coordinatori del Pdl in una conferenza stampa che si è svolta proprio sullo sfondo della basilica di San Giovanni in Laterano (dove si terrà la kermesse del centrodestra) per presentare la manifestazione. “Sarà una festa della democrazia” ha detto il Ministro della Difesa Ignazio La Russa. “Vogliamo finalmente parlare dei contenuti perché c’è la volontà di riportare la politica sul piano del fare”. L’intervento di La Russa, è stato seguito da quello del ministro dei Beni e delle Attività Culturali Sandro Bondi e, in ultimo, dall’intervento di Denis Verdini. In piazza, ad ascoltarli e far sentire la presenza del partito, anche il vice presidente della Camera Maurizio Lupi e il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri. Dietro di loro un "cantiere", con le voci degli operai al lavoro per montare il palco sul quale nel pomeriggio di sabato saliranno i 13 candidati-governatore a fare da sottofondo.
La mission: essere in tanti. “Prevediamo un’immensità di persone”, ha detto Verdini. Insomma, la macchina organizzativa gira a pieno ritmo. Un impegno senza riposo per mettere a punto tutti i particolari dell’evento perché l’obiettivo è portare in piazza almeno 500 mila persone.
“Questa manifestazione – ha sottolineato Verdini – non solo si annuncia con il bel tempo, ma vuole essere una risposta degli elettori e dei cittadini a quello che sta avvenendo in questo momento. Vogliamo riportare l’attenzione sulla politica vera, chiediamo ai cittadini di venire e vi meraviglieremo”. E a chi gli chiede che differenza c’è tra la piazza di San Giovanni del 2 dicembre 2006 e la piazza di sabato, Verdini replica: “Anche lì vi abbiamo meravigliato. Le manifestazioni di piazza sono una novità per il centrodestra, ma quando chiamiamo a raccolta, la gente viene ed è quello che abbiamo fatto anche ora”.
"L’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio", questo il titolo della manifestazione. I cortei saranno due: il primo, capeggiato da tutti i ministri, partirà dal Circo Massimo, il secondo da Largo Colli Albani e sarà guidato dal ministro della gioventù Giorgia Meloni e dai giovani del Pdl. I cortei confluiranno in piazza San Giovanni in Laterano intorno alle 15. Da li, alle 17, inizierà il comizio del premier. La maxi copertura di 400 metri per il palco in fondo a piazza San Giovanni è stata già montata. Il palco, di 24 metri per 16, sarà più grande di quello del 2 dicembre 2006. La scenografia quella tradizionale: il simbolo del Pdl dipinto d’azzurro e bianco, unico simbolo dell’evento. La piazza sarà ripresa da 12 telecamere collegate a schermi giganti di 6 metri per 8. In tutto quattro chilometri di transenne e 13 gazebo, uno per ogni regione al voto. Gli operai e i tecnici al lavoro saranno 150. La colonna sonora dell’evento sarà curata dall’orchestra di Demo Morselli, come nel 2006, ma parteciperanno anche diverse bande provenienti da tutte le regioni: saranno loro ad accompagnare i cortei.
Ci saranno spazi riservati per i Promotori della Libertà, per la Giovane Italia e i Club della Libertà. Arriveranno 3mila pullmann da tutte le regioni e persino due treni Frecciarossa da Torino, ribattezzati "Freccia azzurra" per l’occasione. L’appuntamento di piazza San Giovanni è la priorità: per questo verranno sospese le iniziative elettorali locali per non "disperdere l’entusiasmo" dei sostenitori del Pdl e consentire il maggior numero di presenze possibile nella capitale.
Si tratta di una mobilitazione capillare che, questo l’auspicio degli organizzatori, possa servire anche a scongiurare lo spettro dell’astensionismo in vista del 28 e 29 del mese. Sul palco alle 18 e un quarto, dopo l’intervento del premier, saliranno i 13 candidati-governatori del Pdl che firmeranno un “Patto delle Regioni” con il governo. Il Patto prevede una serie di impegni come la realizzazione immediata del Piano casa previsto dal Governo nazionale, ha detto La Russa in conferenza stampa. Meno burocrazia per le imprese, con la possibilità di aprire una impresa in un solo giorno, la realizzazione di più piste ciclabili e di aree verdi, la lotta all’inquinamento, la progressiva riduzione dei tempi di attesa per gli esami clinici saranno gli altri punti di accordo previsti dal”Patto”. Centralità delle Regioni, dunque, sottolineata da uno slogan: "Dal Governo del fare alle Regioni del Fare".
“Nel Lazio il popolo del Pdl si è sentito violato del proprio diritto di voto”. Così il coordinatore del Pdl Verdini sulla lista del Pdl in Lazio, che definisce “un sopruso" l’esclusione dalla competizione elettorale” perché, “i nostri rappresentanti erano all’interno del Tribunale”, il giorno della presentazione delle liste. In ogni caso, “noi siamo tutti con Renata Polverini, il governo sostiene la sua candidatura e dobbiamo vincere queste elezioni regionali perché il Lazio si merita un governo diverso”. Quindi, “chiederemo ai nostri elettori di mettere una croce sul nome della Polverini alle elezioni regionali del Lazio”. “Nel Lazio – ha aggiunto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa – si parte con un handicap ingiustificato, che però non ci impedirà di vincere”.
La manifestazione, ha annunciato il ministro Bondi alla conferenza, non sarà “contro” ma “per” qualcosa. “Per noi San Giovanni è una piazza simbolica – ha spiegato – perché qui abbiamo consacrato il Pdl e a contatto con il nostro popolo troveremo le energie. Sarà una piazza gioiosa e commovente solo a favore degli interessi del paese”.
Nel frattempo al quartier generale della "Giovane Italia", il movimento giovanile del Pdl, si preparano striscioni, bozze di slogan da approvare, adesioni da ricevere e confermare, pullman da riempire e coordinare, in partenza da ogni angolo d’Italia, isole comprese. Sembra che i giovani punteranno sulla creatività. Saranno loro ad aprire il corteo di sabato e che nelle intenzioni degli organizzatori farà da collettore per tutti i pullman che arriveranno da fuori regione. La mobilitazione giovanile mira a portare a Roma almeno 500 ragazzi da ogni regione. "Abbiamo avuto dal partito l’onore di essere alla testa del corteo che partirà da largo Colli Albani, un riconoscimento della nostra capacità di mobilitazione, ma anche una grande responsabilità. Aspettatevi delle sorprese". Così aveva spiegato il ministro della gioventù Giorgia Meloni, coordinatore del movimento. "Manifesteremo contro una sinistra che rifiuta il confronto libero, democratico – insisteva due giorni fa il ministro – e che rinuncia a misurarsi ad armi pari. Ma saremo in piazza anche per manifestare il nostro amore per la libertà, la vita e per l’Italia".
Lungo il percorso verso piazza San Giovanni non mancheranno momenti di animazione, non solo con bandiere e striscioni che rimarcheranno la “positività” della manifestazione, come tradizione vuole, ma anche con caricature in cartapesta di Antonio di Pietro e Emma Bonino. Oltre al Truck della Giovane Italia che sta girando per il Paese con l’obiettivo di sostenere i candidati governatori, sfileranno anche due pullman scoperti a due piani dove prenderanno posto ragazzi che indosseranno magliette con slogan a tema del tipo "Noi, drogati di libertà" o anche "Droga, aborto, eutanasia: la Bonino nuoce gravemente alla salute", mentre un altro gruppo indosserà toghe da magistrato e distribuirà volantini con la frase "Diritto di voto, a te sì e a te no".
La mobilitazione corre veloce anche sul web. Antonio Palmieri, responsabile del settore Internet e nuove tecnologie del partito, ha raccolto moltissime adesioni in questi giorni. E’ in particolare ai simpatizzanti che la comunicazione on line del Pdl si rivolge per fornire "dettagli, informazioni logistiche a quanti vogliono partecipare alla manifestazione ma non sanno come fare. Noi li mettiamo in contatto con il punto più vicino dell’organizzazione a livello locale", aveva detto Palmieri.
E Umberto Bossi cosa farà? “E’ stato invitato e ha confermato la sua partecipazione” ha detto La Russa. Sabato, in piazza, non mancherà nessuno.
Filippo Benedetti Valentini