Berlusconi: richiesta audizione dal Copasir sul caso Ruby
24 Settembre 2013
di redazione
Il caso Ruby finisce davanti al Copasir. Il presidente del Comitato di controllo sui servizi segreti, Massimo D’Alema, ha chiesto di sentire Berlusconi sul tema della sicurezza anche alla luce della vicenda Ruby.
“Le accuse formulate nei miei confronti sono totalmente infondate e addirittura risibili – ha detto oggi il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, parlando del caso Ruby in un messaggio indirizzato ai promotori della Libertà – Ancora una volta la giustizia è piegata a fini politici con una volontà persecutoria nei miei confronti”. E sul capitolo Ruby ci tiene a sottolineare che ha un rapporto stabile con una donna, che non ha mai pagato nessuno per fare sesso e che Ruby “si presentò come 24enne”. Berlusconi poi spiega come ci siano dei gravi fatti di intrusione nella sua vita privata e uso illeggittimo dei poteri da parte dei Pm: “Il dirigente della Polizia che sarebbe stato “concusso” – dice Berlusconi – nega di esserlo mai stato, e la persona minorenne nega di aver mai avuto avances né‚ tantomeno, rapporti sessuali e afferma di essersi presentata a tutti come ventiquattrenne, fatto avvalorato da numerosissime testimonianze”.
Per i rappresentanti del Pdl nel Copasir, Fabrizio Cicchitto, Giuseppe Esposito e Gaetano Quagliariello, queste sono tutte “indebite strumentalizzazioni” e invitano “a non confondere i temi istituzionali relativi alla sicurezza nazionale con gli scandali di questi giorni”.