Berlusconi: torno in campo (sognando il Sudamerica)
19 Ottobre 2015
Con una telefonata, Silvio Berlusconi annuncia di essere tornato di nuovo in campo. Destinatari della chiamata, i militanti di Forza Italia a Catania, dove si svolge la manifestazione. Convinto che la "Corte di Strasburgo certamente mi darà giustizia", il cavaliere sottolinea che la sua assenza ha "comportato un prezzo troppo alto" per Forza Italia, ma ci sono le condizioni, aggiunge, per tornare ad essere un grande partito.
"Siamo a 26 milioni di cittadini che dichiarano di non voler andare a votare. Sono persone normali, di buonsenso, delusi e sfiduciati da questa classe politica e rassegnati", spiega Berlusconi. "Spetta ad ognuno di noi raggiungerli con il nostro programma in mano". Il Cavaliere torna a ripetere che siamo in una fase di "emergenza democratica preoccupante e grave", che abbiamo un governo non eletto e che le primarie degli altri partiti sono "manipolabilissime".
"Una volta si sarebbe parlato di situazione sudamericana, oggi gli Stati sudamericani hanno condizioni di certezza democratica ben superiori alle nostre", dice. Strali anche per l’Italicum, il partito che si prende il 55% dei seggi in una sola Camera "può fare quello che vuole". Il rischio, poi, secondo Berlusconi, è che al governo ci vada il Movimento 5 Stelle, che il Cav. definisce "un enorme pericoloso" sfoderano paragoni già sentiti. L’invito ai catanesi è a una "crociata di democrazia per la libertà".