Bersani senza numeri, Grillo dà i numeri
28 Marzo 2013
Bersani nel tardo pomeriggio salità al Colle per riferire a Napolitano sul giro di consultazioni ma al momento siamo nelle mani di un Pd che sembra non aver trovato i numeri per governare e di Grillo, convinto che l’Italia si possa guidare senza un governo, semplicemente attraverso il Parlamento.
"Se l’Italia è senza governo ha però un Parlamento che può già operare per cambiare il Paese. Non è necessario un governo per una legge elettorale o per misure urgenti per pmi o per tagli delle Province. Il Parlamento le può discutere e approvare se solo volesse sin da domani", questa la visione del Grillo nazionale, mentre gira voce che il guru internettiano Casaleggio stia per lanciare la piattaforma per il ‘meet up’ parlamentare.
Grillo attacca anche il Pd, scaricando sui Democrats il "mancato accordo", e chiedendo di votare l’ineleggibilità di Berlusconi e la legge sul conflitto di interessi.
Parlando alla stampa Bersani non aggiunge nulla di nuovo rispetto a quello che sappiamo già "Il giro di ricognizione che ho fatto con le forze politiche e sociali mi ha dato un quadro molto preciso della situazione economica, sociale e politica", ma non è chiaro cosa vuol dire rispetto al mandato che il Presidente gli aveva dato per la formazione del governo.
Né sembra aggiungere elementi di maggiore comprensione il capogruppo Pd al Senato, Zanda: "Abbiamo riferito al presidente incaricato la preoccupazione dei gruppi parlamentari del Pd per le condizioni gravi del nostro Paese che si stanno aggravando di ora in ora e abbiamo sottolineato la necessità che il Paese abbia al più presto un governo, un governo politico perché siamo convinti che solo un governo politico può avere la forza per affrontare la crisi".
Critiche piovono anche dai montiani: "Quali saranno i contenuti riformatori su cui si intende incentrare l’azione del governo del ’’cambiamento’?", si chiedono i rappresentanti di Lista Civica,
"Quali possono essere i termini di un coinvolgimento della coalizione di centro-destra più consistente e che dia la misura di una azione comune che i partiti, sulla base di un risultato elettorale oggettivamente confuso, sono disposti a fare per l’Italia? Rispondere a questi quesiti e’ imperativo per poter dare un governo al paese".