Bertolaso: “Meno di diecimila romani ai gazebo e vado a casa”
11 Marzo 2016
"Se non partecipano neanche diecimila romani, vado a casa", lo ha detto Guido Bertolaso, candidato in pectore del centrodestra a Roma parlando della consultazione che oggi e domani lo vede al centro dell’attenzione politica nella capitale. "Non sono attaccato ad alcuno strapuntino," ha aggiunto Bertolaso che non ha lesinato critiche ai partner della coalizione. "Le comunarie di Salvini? Un’operazione squisitamente politica portata avanti da un gruppo che a Roma conta poco. Hanno aperto le urne in casa loro. Hanno cucinato la pastasciutta in casa e non e’ certo che questa pastasciutta sia uscita in modo giusto", ha detto Bertolaso dopo che ieri i leghisti avevano fatto sapere che non avrebbero partecipato alle "gazebarie", la consultazione prevista nel weekend.
Silenzio per ora anche da Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia, ufficialmente alleati con Forza Italia nella sfida alle comunali romane. Ieri Bertolaso aveva lanciato una raffica di tweet per lanciare la consultazione, "dimostreremo domani e dopodomani che questa iniziativa è per la gente perbene #romaseitu", "Dimostreremo domani e dopodomani che i numeri che usciranno dalle urne saranno veri, non taroccati #romaseitu", messaggio chiaro ai democrats, "Questa è una iniziativa per i cittadini romani, non per i partiti politici. Recati nel #gazebo più vicino a te" e così via, con il sostegno, sempre via twitter, di Gasparri e Brunetta. Sullo stop del Carroccio, Bertolaso è andato all’attacco parlando a Radionews24: "Abbiamo modificato le schede su indicazione dei ‘bracci destri e sinistri’ del signor Salvini. Lo sfido a dimostrare che questa e’ un’operazione poco trasparente".
Resta comunque il fatto che la coalizione di centrodestra a Roma appare divisa, a rischio frantumazione. La posizione assunta dalla Lega dimostra che non c’è una vera unità nello schieramento e che quindi una parte dell’elettorato romano di centrodestra non sembra disposto a convergere su Bertolaso. Ieri, in una intervista al quotidiano il Tempo, si è fatto sentire lo sfidante che ha scelto di correre da solo, almeno per adesso, Alfio Marchini, proponendosi come una guida alternativa dello schieramento di centrodestra. Marchini ha definito le gazebarie "una farsa". "La domanda che troveranno i romani al gazebo sarà questa: vuoi candidare sindaco uno come Bertolaso, oppure direttamente Bertolaso? Sarà un grande plebiscito democratico…" e "scegliere tra quelle del Pd e quelle messe in scena per lo ‘sceriffo Bertolaso’ è come chiedere a un romanista se preferisce che a vincere lo scudetto sia la Lazio o la Juventus. Pietà".
Oggi, Marchini ha annunciato che domenica mattina con i suoi sostenitori sarà in piazza per il "Roma nun te fà fregà Day", proprio in concomitanza con la consultazione del centrodestra sulla candidatura di Bertolaso a sindaco. "Non abbiamo tv né apparati che ci appoggiano ma dalla nostra c’è un popolo di romani coraggiosi stanchi di votare chi ha ridotto la nostra città in questo stato" ha detto Alessandro Onorato, coordinatore della Lista Marchini, "Da un lato si organizzano ‘gazebarie’ farsa e dall’altro si dimenticano che sono stati loro ad aver ridotto così questa città con decenni di malgoverno. Roma nun te fà fregà. Noi romani abbiamo già dato".