Bettencourt. Procuratore cede, indagini a giudice autonomo
29 Ottobre 2010
di redazione
Il procuratore di Nanterre, Philippe Courroye, nominato e dipendente dal ministero e vicino al presidente Sarkozy, ha annunciato che trasferirà a uno o più giudici indipendenti le indagini sullo scandalo legato a Liliane Bettencourt, l’anziana miliardaria erede della L’Oreal. Lo ha annunciato lo stesso Courroye alla radio Europe 1.
In questi ultimi tempi Courroye, noto per essere molto vicino al presidente, è stato duramente criticato per aver prolungato il pi— possibile le indagini preliminari legati alla vicenda che da mesi scuote il mondo politico e finanziario della Francia. Martedì scorso, Philippe Ingall-Montagnier, superiore gerarchico che finora ha sempre protetto Courroye, ha ceduto alle pressioni ed ha ammesso che il "clima" che si respira a Nanterre non ha più la "serenità" necessaria per gestire un caso così delicato. Courroye gestisce ed ha la totale iniziativa da luglio di quattro indagini preliminari distinte legate al caso Bettencourt: riciclaggio di denaro proveniente da evasione fiscale, corruzione, finanziamento illegale di partiti e violazione della privacy.
Courroye ha gestito i dossier nella massima segretezza e lasciando pochissimo spazio alla sua "nemica", il giudice istruttore Isabelle Prevost-Desprez (autonomo dal governo), che ha in mano invece il filone sulla guerra famigliare fra l’ereditiera e la figlia e che vuole ampliare il suo raggio d’azione, rischiando di irritare l’Eliseo. Per togliere i fascicoli al procuratore di Nanterre, era necessario chiedergli di incaricare un giudice istruttore. A questo punto, con un’inchiesta avviata dal giudice e non soltanto ipotizzata da un procuratore, è possibile chiedere alla Corte di Cassazione di trasferire per motivi di opportunità l’intero incartamento ad un’altra procura.