Biotestamento, Eugenia Roccella (Idea-Noi con l’Italia): “Illiberale non prevedere l’obiezione di coscienza”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Biotestamento, Eugenia Roccella (Idea-Noi con l’Italia): “Illiberale non prevedere l’obiezione di coscienza”

31 Gennaio 2018

“Da oggi la legge sul biotestamento, passata all’ultimo minuto con la fiducia, grazie al governo Gentiloni, è in vigore. L’associazione Coscioni ha lanciato un messaggio molto esplicito: “ci prepariamo a presentare denunce penali contro eventuali provvedimenti di questo o dei futuri governi, che mirassero a introdurre inesistenti possibilità di imposizione di coscienza da parte delle strutture sanitarie private sulla pelle dei cittadini malati”. Un tono intimidatorio, se non una minaccia, che colpisce direttamente le strutture sanitarie cattoliche”. Lo dichiara Eugenia Roccella, candidata di Idea-Noi con l’Italia.

“Come è noto – continua – la legge non permette che ci sia la possibilità di obiezione di coscienza da parte di medici che non se la sentono di staccare i presidi vitali, che sono quindi obbligati a far morire i pazienti di disidratazione e denutrizione. L’associazione radicale si pone a guardia di questa negazione della libertà personale e professionale del medico. E’ sintomatico, e scandaloso, che un gruppo che si definisce liberale e libertario parli della libertà di coscienza come di “imposizione di coscienza””.

“Rispondiamo ribadendo il nostro impegno a rivoltare la legge da capo a fondo nella prossima legislatura – conclude – e ad affermare la libertà di cura del paziente e insieme la libertà di coscienza del medico, senza porre l’uno contro l’altro, distruggendo l’alleanza terapeutica”.