Biotestamento, protesta dei parroci: suonano le campane a morto
21 Aprile 2017
I parroci di Carovilli (Isernia), Castropignano (Campobasso), Duronia (Campobasso), Pietrabbondante (Isernia), Salcito (Campobasso) nel giorno dell’approvazione della legge sul testamento biologico hanno suonato le campane a morto, facendo anche affiggere a Pietrabbondante un necrologio. A renderlo noto è il parroco di Carovilli, Don Mario Fangio. Nel necrologio si legge: “Le campane suonano a morto perché la Vita è vittima della morte dall’aborto all’eutanasia delle Dat. Con queste l’Italia ha scelto di ‘far morire’, non di far vivere. Prosit”.
“Ho voluto evidenziare questo delittuoso evento di uno Stato che invece di aiutare a vivere aiuta a morire”, ha detto Don Mario Fangio, spiegando la decisione di suonare a morto le campane della sua parrocchia.
Don Mario, 73 anni, originario di Castiglion Messer Marino (Chieti), ha riproposto il gesto di protesta fatto anche in occasione dell’approvazione della legge sulle unioni civili. “Non è contestazione al diritto dello Stato di darsi delle leggi ma – dice Don Mario – è la contestazione al contenuto di questa legge che secondo il nostro modo di intendere è totalmente assurda “.