Biotestamento. Slitta in Autunno la discussione alla Camera del testo base
22 Luglio 2009
di redazione
Alla commissione Affari sociali della Camera continua la discussione generale sul testamento biologico. Ma i tempi di approvazione si allungano. Con tutta probabilità, infatti, dopo la sospensione del dibattito in agenda per domani, la legge sul fine di vita non arriverà in Aula prima dell’Autunno.
Nel frattempo aumentano le voci che parlano di possibili modifiche del testo. Ieri il presidente della Camera Gianfranco Fini aveva auspicato che il testo approvato dal Senato "venga modificato" in senso "meno dogmatico". Oggi gli fa eco il presidente dei deputati del Popolo della libertà Fabrizio Cicchitto che, in un intervento su Libero, sottolinea che "sul testamento biologico e più in generale sui temi eticamente sensibili, è indispensabile trovare sempre un terreno di intesa fra cattolici e laici, a partire dal Pdl, nella consapevolezza che storicamente da questa intesa discende la tenuta e anche il futuro della democrazia nel nostro Paese".
Sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento, Cicchitto auspica che alla base del confronto venga "preso il testo approvato dal Senato, evidentemente con facoltà di emendamento". E quanto al nodo principale, la possibilità di sospendere idratazione e alimentazione, non esclude modifiche: "Forse va approfondito il discorso riguardante il caso nel quale il corpo del soggetto chiaramente rifiuta l’assimilazione del cibo e dell’acqua: è da verificare se in questo caso non ci si inoltra sul terreno dell’accanimento terapeutico". Infine, sui tempi di esame della legge, il capogruppo del Pdl sostiene che "non è affatto vero che alla Camera c’è stata una forzatura sui tempi e che il testo andrà in aula in autunno".
Molto netta invece la presa di posizione del ministro del Welfare Maurizio Saccconi che, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano un commento alle parole del presidente della Camera, ribadisce netto: "Sul testamento biologico ho detto più volte la mia posizione, che è anche quella del governo. Non è cambiata". "La mia opinione è nota" ha sottolineato Sacconi ricordando però che "il Parlamento è sovrano". Il ministro, infatti, non intende intervenire direttamente nel dibattito parlamentare, ma ha più volte detto di augurarsi che vengano mantenuti i contenuti fondamentali della legge approvata il 26 marzo a Palazzo Madama.
Lo stesso auspica il relatore alla Camera della legge sul testamento biologico Domenico Di Virgilio (Pdl): "Non c’è nessuna preclusione a migliorare la legge sul testamento biologico. Ma alcuni punti, come lo stop alla sospensione di idratazione e alimentazione, sono assolutamente immodificabili". Di Virgilio assicura, in quanto relatore, di tenere "una posizione di ascolto e dialogo". E ammette che la legge varata dal Senato in alcuni punti "è effettivamente migliorabile".
Il relatore della legge sul fin di vita ha quindi espresso i suoi dubbi sulla possibilità che il dibattito riesca a concludersi nelle due sedute in programma la prossima settimana e ha confermato che, con tutta probabilità, la chiusura del dibattito e la decisione del relatore slitterà oltre la pausa estiva.