Birmania, giada e morti in miniera: un bollettino di guerra
26 Dicembre 2015
di redazione
50 minatori, ma il numero non è ancora chiaro, sono dispersi e probabilmente morti dopo una frana in una miniera nello Stato di Kachin, a nord della Birmania (Myanmar). Secondo le autorità locali il crollo in miniera sarebbe avvenuto mentre i minatori stavano lavorando. Ancora in corso le operazioni di ricerca e salvataggio. Non è la prima volta che accade a queste latittudini. Sempre nella stessa zona, circa un mese fa, durante un’altra frana nell’Hpa-kant erano morte 121 persone. La zona è ricca di una variante di giada conosciuta come la "pietra del cielo". Nel corso del 2015 sarebbero almeno sette gli episodi di questo tipo che hanno coinvolto i lavoratori delle miniere. Tint Soe, deputato eletto nel distretto dell’Hpakant nel novembre scorso, ha denunciato di recente la mancanza di standard di sicurezza per i lavoratori del settori e la distruzione dell’ambiente provocata dalle scavatrici e altri automezzi impegnati continuamente nello sfruttamento delle miniere di giada. Oltre 643 mila metri quadri di terra sono stati completamente distrutti. "E’ un deserto", ha detto Tint Soe al portale Mizzima. L’ottobre scorso, la Ong Global Witness ha denunciato che negli affari legati al traffico di giada sarebbero coinvolti signori della guerra, narcotrafficanti, generalissimi locali. Il valore del traffico di gemme e preziosi è stimato intorno a circa 30 milioni di euro.