Birmania: Giappone taglia aiuti, Usa minacciano nuove sanzioni

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Birmania: Giappone taglia aiuti, Usa minacciano nuove sanzioni

16 Ottobre 2007

Il Giappone oggi ha tagliato gli aiuti al
Myanmar, il giorno dopo che l’Unione Europea ha inasprito le sanzioni e il
presidente americano George W. Bush ha minacciato l’adozione di nuove misure
contro la giunta militare.

Ma dopo una serie di bastoni agitati dalla
comunità internazionale contro i generali della Birmania, il primo ministro
britannico Gordon Brown ha offerto una carota: aiuto economico per la nazione
del Sudest asiatico se inizierà a fare dei passi verso la democrazia.

E la Thailandia ha proposto un forum
regionale che includa Cina e India, per spingere la giunta militare al potere a
compiere riforme democratiche.

Il ministro degli Esteri giapponese
Masahiko Komura ha detto a Tokyo che sospenderà aiuti per 4,7 milioni di
dollari in seguito alla repressione delle proteste guidate dai monaci buddisti
del mese scorso, in cui sono state uccise almeno dieci persone tra cui un giornalista
giapponese.

“Abbiamo bisogno di mostrare la
posizione del governo giapponese. Non possiamo agire sostenendo il governo
militare a questo punto”, ha detto Komyra ai giornalisti, aggiungendo che
il programma di aiuti sanitari del Giappone per la Birmania comunque
proseguirà.

Ieri i ministri degli Esteri dell’Ue hanno
dato il via libera al rafforzamento delle sanzioni contro i governanti della
Birmania e hanno avvertito che potrebbero proseguire con un divieto su tutti i
nuovi investimenti nel Paese.

Il blocco di 27 nazioni ora colpirà i
settori del legname, dei metalli e delle pietre preziose, oltre alle sanzioni
tra cui quelle sui visti e il congelamento dei beni per i suoi generali, i
funzionari di governo e i loro parenti.