Birmania: Suu Kyi sarà ministro degli esteri del nuovo governo Myanmar

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Birmania: Suu Kyi sarà ministro degli esteri del nuovo governo Myanmar

22 Marzo 2016

Aung San Suu Kyi farà parte del nuovo governo birmano, anche se non si sa ancora in quale forma. Il nome del premio Nobel per la pace è il primo nella lista dei 18 ministri presentata dal presidente eletto Htin Kyaw. Ed è anche l’unico di una donna.  

 

La Suu Kyi non ha potuto candidarsi alla presidenza a causa di una norma della Costituzione ereditata dal regime militare, che vieta la massima carica dello Stato a chiunque abbia marito e figli di nazionalità straniera. Allora ha scelto un suo fedelissimo, Htin Kyaw. E a quanto pare guiderà il Paese da dietro le quinte.   

 

L’elenco dei ministri sarà ora sottoposto all’esame del Parlamento, che dovrà pronunciarsi entro la fine della settimana. Se qualche deputato non concorderà su un nome, questo andrà rivisto. L’esecutivo dovrà insediarsi tra la fine di marzo e l’inizio di aprile. 

 

Secondo le indiscrezioni rilanciate dai media birmani, nel primo esecutivo civile dopo decenni, a Suu Kyi andrebbe però più di un dicastero, a partire da quello degli Esteri. Ma quello è un incarico che obbligherebbe il premio Nobel a rinunciare al seggio parlamentare e alle attività nel partito. L’analista politico Toe Kyaw Hlaign ha commentato: "Dubito che prenda quel posto. Fare il capo della diplomazia richiede di viaggiare molto in giro per il mondo. Non avrebbe il tempo di esercitare il suo controllo sul governo". 

 

Ad ogni modo, la differenza tra il numero di ministeri e ministri ha alimentato le speculazioni che suggeriscono che Suu Kyi potrebbe richiedere fino a quattro portafogli. Tra i nomi annunciati ci sono anche tre militari che sono stati proposti da parte dell’esercito a prendere in consegna i ministeri della Difesa, delle Frontiere e degli Interni, come stabilito dalla Costituzione adottata dalla giunta militare. Oltre ai ministri, il governo avrà due vice presidenze che andranno al tenente generale Mying Swe e al deputato della NLD, cristiano e di etnia Chin, Henry Van Thio. 

 

È di pochi minuti fa l’ufficializzazione delle indiscrrzione: Suu Kyi guiderà la politica estera del Paese: Aung San Suu Kyi, leader della Lega Nazionale per la Democrazia (Nld) birmana, sarà il ministro degli Esteri del primo governo civile del Myanmar.